Zenga: “Tonali ricorda Paulo Sousa. Pochettino è straordinario. Vialli? Gli voglio bene”

[df-subtitle]In una lunga intervista apparsa oggi sulla Gazzetta dello Sport, ha parlato Walter Zenga, attuale allenatore del Venezia, preso in mano in situazioni disastrose di classifiche e rivitalizzato dalla sua cura.[/df-subtitle]
Ecco alcuni punti salienti dell’intervista a Zenga:
Sul Venezia e gli 11 punti in 6 partite
“Il cambio di tecnico porta più responsabilità ai giocatori: bisogna cercare di esaltare i loro valori. La testa è importante, ma anche la gestione del tempo libero. Non è il riposo che rigenera, ma la qualità del riposo. La squadra doveva solo ritrovarsi e convincersi dei propri valori. Ho modificato alcuni princìpi di gioco, ma la cosa difficile è trasmetterli. Non ho imposto nulla: ho proposto, ascoltato i pareri, ho spiegato e abbiamo provato. Sono arrivati i risultati, i ragazzi hanno trovato fiducia. La sconfitta a Cittadella non ha inciso. E’ più difficile gestire l’euforia, che porta a cadere pesantemente.”
Su Tonali
“E’ stato fischiato per tutta la partita, ma ha continuato imperterrito a giocare. Grande maturità per un 18enne di qualità. Con Pirlo è simile solo per i capelli: per me è più Paulo Sousa.”
Sull’Inter
“Ormai non ci spero più in una chiamata. Annullare il gap dalla Juve è possibile continuando a vincere. Ho fiducia nei cinesi, sono professionisti. SPalletti è un ottimo allenatore.”
Pochettino
“Sono tifoso del Tottenham, ammiro Pochettino è un grandissimo. Stasera sarà dura: una squadra mi piace, l’altra è la mia vita.”
Su Vialli
“Gli ho mandato un messaggio, senza pubblicare nulla sui social. Ci vogliamo bene, serve discrezione. Avevo intuito qualcosa: ho rispettato la sua scelta di non volersi confidare, spero tutto si risolva velocemente”