Victor Boniface, quando il nome è una garanzia

VICTOR BONIFACE, QUANDO IL NOME È UNA GARANZIA – Attaccante nigeriano di nome “Victor“, alto un metro e novanta centimetri, una macchina da gol che si è preso la scena partendo dalla fredda Norvegia. La descrizione non appartiene a un nuovo fantascientifico Frankenstein creato da un matto dottore in laboratorio mescolando elementi di Osimhen e Haaland, bensì al nuovo bomber della Bundesliga: Victor Boniface.
Boniface nasce in un villaggio della Nigeria il 23 dicembre 2000. Cresciuto in una base militare dato che il nonno era un ex soldato, a 6 anni Victor scopre il calcio, giocando a pallone sulla strada polverosa davanti a casa sua. Pochi anni più tardi il Real Sapphire, squadra locale, lo tessera dando inizio alla carriera del ragazzo. L’allenatore del club contatta un agente norvegese che, partendo dalla fredda Norvegia, si immerge nel caldo torrido nigeriano per visionare questo prospetto giudicato “interessante”. La fatica del procuratore vale ogni goccia di sudore perchè il ragazzo è un fenomeno. Fatti i bagagli, Victor parte insieme al suo nuovo agente alla conquista dell’Europa.
VICTOR BONIFACE, QUANDO IL NOME È UNA GARANZIA
Per Boniface, il primo impatto con il calcio europeo è traumatico. Il ragazzo riceve un “no” dal Valerenga, club scandinavo poco convinto delle qualità del giovane. L’agente del giocatore contatta il Bodo Glimt, a cui basta il primo tempo di un’amichevole (in cui Boniface segna una doppietta) per passare carta e penna al ragazzo e fargli firmare il suo primo contratto da professionista.
La prima stagione di Victor, 2018/2019, finisce prima di iniziare. Rottura del legamento crociato, campionato terminato in anticipo e un gusto amaro in bocca. Le conseguenze dell’infortunio tormenteranno Boniface per tutte e tre le stagioni al Bodo, con cui raccoglie 23 gol e 8 assist in 66 presenze. Data la fragilità fisica, Victor si convince che il campionato norvegese sia il massimo livello calcistico a cui possa ambire. Nell’estate 2022, un numero belga chiama Boniface, che risponde incuriosito. Dall’altra parte della cornetta c’è il presidente dell’Union Saint-Gilloise, che persuade il giocatore a trasferirsi nelle Fiandre.
In Belgio, il bomber nigeriano sboccia definitivamente. Nella sua prima stagione con la maglia giallo-blu degli Unioniste, Boniface raccoglie 22 gol e 12 assist in 55 presenze. Inoltre, trascina la sua squadra al secondo posto in campionato e ai quarti di finale di Europa League, laureandosi capocannoniere del torneo. L’eliminazione ai quarti arriva per mano del Bayer Leverkusen, il cui allenatore, Xabi Alonso, rimane stregato dalle doti tecniche e fisiche dell’attaccante. Il mister spagnolo fa una sola richiesta alla dirigenza delle Aspirine: comprare Victor Boniface.
VICTOR BONIFACE, QUANDO IL NOME È UNA GARANZIA
Detto, fatto. Il 22 luglio 2023 il bomber nigeriano diventa un nuovo giocatore del Leverkusen, con gran gioia dell’allenatore del club tedesco. L’impatto di Victor in maglia rossonera è devastante: 10 gol e 4 assist in 13 partite tra campionato, coppa ed Europa League (in cui ha una media di un gol ogni 70′). Nei suoi primi 30 giorni in Germania vince il premio di miglior giocatore e miglior rookie (ossia esordiente) del mese, un’impresa realizzata in precedenza da un solo giocatore nella storia della Bundesliga: Erling Braut Haaland.
Il fisico dirompente (quasi 2 metri per 85 chili) e la velocità sono due delle qualità che saltano all’occhio guardando in azione Boniface.
I latini hanno coniato un’espressione che recita nomen omen. Con queste parole, gli antichi romani intendevano dire che determinati nomi non necessitano di ulteriori spiegazioni. E se il destino ha voluto che il ragazzo si chiami “Victor” un motivo ci sarà.