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Verona-Inter 0-5 già nel primo tempo: cronaca e dichiarazioni

Alessandro Collu
Verona-Inter

Dall’inviato a Verona – L’Inter è la prima a scendere in campo per la tredicesima giornata di Serie A e non si fermerà più tra partite di campionato e Coppe: sul campo tradizionalmente favorevole dell’Hellas, diversi cambi precauzionali e scelte tecniche in vista del Lipsia martedì.

La prima occasione è gialloblù con Sommer che sorpreso si trova a respingere un colpo di testa di Daniliuc e sull’azione successiva, bella fuga sulla destra con palla per Tengstedt che centra la traversa. Due opportunità di casa nei primi sei minuti svegliano l’Inter che risponde con altrettante due chanches, traversa di testa di Correa ed esterno della rete di Carlos Augusto.

Al 17′,  grande azione nerazzurra precisa e in velocità con assist di Thuram molto ispirato per Correa: è 0-1. Al 21′, il francese approfitta del favore restituito dell’argentino che sorprende tutta la difesa con un passaggio che porta Thuram firmare lo 0-2 a tu per tu con il portiere. Non è finita: al 25′ arriva il terzo gol ancora con Thuram solo davanti a Montipò e al 30′ c’è gloria anche per De Vrij, subentrato ad Acerbi colpito da un problema muscolare. Prima dell’intervallo, in un Bentegodi sotto shock ma che prova a tratti ad incitare, gol incredibile in area di Bisseck: tiene palla e riesce a girarsi e trova lo 0-5.

VERONA-INTER, SECONDO TEMPO

Ripresa con subito tanti cambi per il Verona mentre l’Inter prosegue la gara che ormai è poco più che un allenamento in vista della Champions. Nel finale, ovazioni del pubblico che simula diverse volte l’esultanza di un gol scaligero ma il risultato reale cambia, resta quello del primo tempo anche perché gli ospiti nel recuperano colpiscono la traversa con Correa.

Nel prossimo turno di campionato, Hellas che andrà venerdì sul campo del Cagliari mentre l’Inter domenica 1 dicembre su quello della Fiorentina.

VERONA-INTER, TABELLINO

Verona: Montipò; Tchatchoua, Dawidowicz (1′ st Ghilardi), Magnani, Danilouc; Serdar, Belahyane, Bradaric (1′ Lazovic) Harroui (1′ st Dani Silva), Tengstedt (69′ Suslov), Mosquera (1′ st Sarr)

Allenatore: Paolo Zanetti

Inter: Sommer; Bisseck, Acerbi (15′ De Vrij), Bastoni (61′ Frattesi), Darmian, Barella (1′ st Zielinski), Asllani, Mkhitaryan, C. Augusto (74′ Buchanan); Correa, Thuram (61′ Arnautovic)

Allenatore: Simone Inzaghi

Ammoniti: Dawidowicz, Arnautovic

Arbitro: Andrea Colombo di Como

VERONA-INTER, DICHIARAZIONI DAL BENTEGODI – INTER

Inzaghi:Non sono sorpreso, dopo la sosta sono arrivati tutti e ho fatto i complimenti per la partita fatta con il Napoli, poi per dettagli non si è riuscito a vincere. Non era semplice, hanno interpretato benissimo, la prima delle nove che ci porterà alla fine di dicembre e ora bisognerà essere bravi a recuperare, fra tre giorni in campo. Correa? Lo conosco bene, si è meritato questa occasione per come sta lavorando, avevo solo dubbi con chi farlo giocare e sono contento per lui, oltre ad un grande giocatore è un grandissimo ragazzo e mi mette sempre in difficoltà. Thuram? Grandi cose l’anno scorso e anche quest’anno, deve continuare così, attacca la profondità e si sta adeguando con chi gioca con lui. Lautaro? Bisogna vedere questo virus, è un generoso, oggi aveva quasi trentotto di febbre. Buchanan? È entrato bene, ho visto gli spezzoni con il Canada, è stato inserito in lista Champions e dopo il bruttissimo infortunio è tornato“.

Asslani:Era importante vincere, sempre difficili contro chi si deve salvare e l’abbiamo portata subito dalla nostra. Tutti i minuti che gioco cerco di dare il massimo, aver giocato due partite intere in Nazionale mi hanno aiutato per oggi. Le critiche ci sono, contento della mia famiglia accanto e forse un piccolo peso me lo sono tolto. Devo continuare a lavorare e sono contento di avere campioni al mio fianco. Guardiamo di partita in partita e cercare di andare in fondo a tutte le competizioni, io mi auguro torni Calha perché sappiamo cosa rappresenta per noi”.

VERONA-INTER, DICHIARAZIONI DAL BENTEGODI – VERONA

Zanetti:Partita incommentabile, unica cosa e che mi sento di scusarmi per uno spettacolo ai limiti dello decoroso e non dobbiamo nasconderci, abbiamo deciso il ritiro fino a data da destinarsi per ritrovare noi stessi, capire perché siamo stati così sotto al minimo. Si dicono tante cose in settimana, poi grandinate su ogni attacco in profondità, succede qualcosa nelle teste che ci manda in bambola. Ovviamente io sono responsabile. Sicuramente è una sconfitta preoccupante, un’altra bastonata pesante e sicuramente mi dispiace per i miei giocatori che vorrebbero fare altro. Abbiamo una responsabiltà, una maglia che merita altro, una aggressività diversa, uno spirito diverso e poi si può anche perdere. Oggi siamo fragili oltremisura, non mi piace la parola ma un po’ mi vergogno, sappiamo chi siamo e questa base di umiltà unita all’ambizione ci hanno fatto fare punti e permesso di essere in corsa, altrimenti siamo indegni e l’unica cosa che possiamo fare è lavorare. Vedere la gente abbandonare lo stadio e veramente brutto e la colpa è nostra, gran parte dello stadio non ci ha mai abbandonato e noi con l’atteggiamento dobbiamo farci aiutare. Il fascino di far parte di un sistema del genere sono i tifosi e senza, non siamo niente ma possiamo ricomporre questa piccola frattura. In questo momento penso a tutto tranne che a me stesso, la società ha tutte le ragioni oggi e se mi darà fiducia lo vedremo, io non mi sento di abbandonare, un po’ di sconforto c’è ma ho un animo combattente, ho sempre parlato con il cuore. So questi ragazzi quanto hanno bisogno e devo capire bene come farlo, togliere le paure dalle loro teste e non vorrei mai ci fosse un pizzico di presunzione. Resto convinto di poter salvare questa squadra finché potrò, oggi sono indifendibile“.

OLTRE A “VERONA-INTER…”, LEGGI, AD ESEMPIO:

  1. Buffon: “Italia, ci rialzeremo. Motta non ha il dovere di vincere subito, questo campionato…”
  2. Milan, Ibrahimovic: “Scouting tutti i giorni, appena troviamo equilibrio e stabilità…”
  3. Italia-Francia, doppio Rabiot di testa e Digne: niente primo posto
  4. Juventus, Di Gregorio: “Squadra giovane e unita, strada giusta. Cambiato tutto, Buffon, Peruzzi…”
  5. Marotta: “Mercato? No, rosa competitiva. Var? Resta la centralità dell’arbitro ma…”
  6. Ranieri: “Tante richieste, potevo tornare solo per la Roma e il Cagliari. Ai tifosi…”
  7. Guardiola-City, terzo ko di fila tra Coppe e Premier: “Non mi arrendo”
  8. Real Madrid-Barcellona, doppio Lewandowski in due minuti, poi altri volti noti: Clásico blaugrana
  9. Lamine Yamal: “Barcellona, mi piace tutto e spero di essere una leggenda”
  10. Parma-Pecchia, rinnovo ufficiale. Krause: “Persona straordinaria, scelta giusta”
  11. Milan-Udinese, Chukwueze la decide ma quasi beffa nel recupero: così la gara
  12. Percassi: “Per gli stadi va fatto uno sforzo. Retegui, Zaniolo, la forza dell’Atalanta…”
  13. Verona-Venezia, avvio scoppiettante e poi 2-1 nel finale
  14. Como, Ludi e i segreti: “Solidità, equilibrio gestionale, metodo e territorio. Il modello…”
  15. Francia, Griezmann: “Chiudo questo capitolo, a presto”
  16. Napoli, De Laurentiis e i suoi vent’anni: “Rifondato e speso, rispetto di regole e persone. Il futuro…”
  17. Nuovo stadio Roma, Gualtieri: “La più grande Curva Sud, livello top e progetto unico”