Thuram, Milan beffato: sorpasso praticamente definitivo dell’Inter

Marcus Thuram, centravanti francese classe 1997, avrebbe ufficialmente risposto picche al Milan: affondo Inter ormai definitivo

Dalle prime indiscrezioni circolate nel corso della serata di ieri, alle conferme di questi ultimi minuti: lo sgambetto dell’Inter ai cugini del Milan è ormai cosa fatta. La corsa per la firma di Marcus Thuram, tra sorpassi e contro sorpassi sulle sponde del Naviglio, dovrebbe essersela aggiudicata, in via ormai definitiva, la società nerazzurra. L’inserimento di Marotta e Ausilio, i quali, nella giornata di ieri, avevano riallacciato i rapporti con l’entourage del figlio d’arte, svincolato da venerdì prossimo in virtù del contratto in scadenza con il Borussia MonchenGladbach, avrebbe dato esito più che positivo.

La sicurezza del Milan di aver fatto tutto il possibile per aggiudicarsi le prestazioni dell’attaccante francese con un contratto a 5 milioni di euro con l’aggiunta di bonus, si trasforma nel primo Derby perso con l’Inter in vista della nuova stagione. La dirigenza nerazzurra, secondo quanto raccolto da La Gazzetta dello Sport, avrebbe ricevuto riscontro positivo dal classe 1997 dopo i primi ammiccamenti del gennaio scorso. Per formalizzare un accordo ormai definito, mancherebbero solamente visite mediche e firma sul nuovo contratto tutto nerazzurro. Il sorpasso dell’Inter nella rincorsa a Thuram sa di ulteriore beffa per un Diavolo che sembrava sicuro di aver trovato il pezzo mancante per il completamento del puzzle per il reparto offensivo.

Oltre all’articolo: “Thuram, Milan beffato: sorpasso praticamente definitivo dell’Inter”, leggi anche:

• Juve, si avvicina Weah: c’è l’intesa con il Lille
• Inter, idea Azpilicueta per la difesa
• Non solo Tonali: anche Theo e Chiesa nel mirino del Newcastle
• Inter, l’agente di Onana a Manchester: si tratta con lo United
• Juve, Giuntoli si sblocca: il Napoli pronto a liberare il DS
• Juve, spunta Partey per il centrocampo: c’è il sì del giocatore
• Il Napoli ha pronta l’offerta per Scalvini: la Dea potrebbe “vacillare”