Roma-Verona, Zanetti: “Ranieri? Onore incontrarlo; ora mentalità che mi rispecchia, concetto di squadra più dei singoli”

Paolo Zanetti, mister dell’Hellas Verona ha presentato in conferenza la trasferta di campionato che i gialloblù affronteranno sabato sera sul campo della Roma. Così il tecnico veneto:
“Ranieri? Ho l’onore di incontrarlo, un mito vivente per chi fa questo mestiere, sta chiudendo in bellezza, ennesima volta nella sua carriera, una persona di una galanteria e intelligenza fuori dal comune, un esempio da seguire. Dal punto di vista degli infortuni, tutti recuperati, manca solo Tengstedt“.
Livramento-Mosquera: “Ragazzi che hanno un buon potenziale, c’è anche Sarr, si sta cercando di portarli ad un livello di Serie A, devono migliorare la concretezza, i gol, mentre il loro apporto sul gioco e gli equilibri che danno sono già più dentro il contesto di squadra“.
Zanetti da riconfermare per quanto fatto dopo le difficoltà: “Nella mia testa non c’è solo il risultato ma anche valorizzare giocatori, fare risultati con materiale da creare, c’è da fare un lavoro quotidiano per farli crescere e una componente tempo che nel mestiere non c’è ed è sempre stato così. Ho sempre creduto nel mio lavoro, nei miei giocatori e la società ha creduto in me“.
Un giudizio sulla rosa: “E’ ampia, al completo sarebbe stata ad un livello più alto senza gli infortuni ma abbiamo puntato su un livello di squadra, sopperendo a delle mancanze. Conta il campo, il posto non lo regalo e questo crea più competizione e tiene alto il livello degli allenamenti. La salvezza non è lontanissima ma neanche acquisita, dobbiamo stare sul pezzo“.
Sul rendimento della Roma: “Ha cambi e ricambi, giocatori straordinari oltre ad un fuoriclasse in panchina. E’ una squadra forte, da quando è arrivato Ranieri sarebbe al secondo posto, un cammino impressionante. Dobbiamo dare continuità di prestazione, solidità delle ultime partite e cercare di far male, non una gara da spettatori“.
Zanetti aggiunge: “Non ho mai usato gli infortunati come alibi, in una parte del campionato è mancata anche un po’ di mentalità e poi abbiamo costruito una vera squadra, la mentalità che cerco di portare io e in questo momento mi rispecchia. Abbiamo adattato Suslov, Dawidowicz, Kastanos… il progetto iniziale Duda-Serdar-Harroui non l’abbiamo avuto ma abbiamo sopperito con il concetto di squadra. C’è comunicazione di squadra, è determinante e siamo cresciuti, i ragazzi si sono conosciuti e si è imparato anche con gli sbagli. Da parecchio tempo ora si vede una squadra con legami sul campo e fuori dal campo. Abbiamo abbassato la concretizzazione ma aumentato quella difensiva, sarebbe bello chiudere così ma aumentare i gol, essendo più concreti“.
Qui il video integrale pubblicato sui canali ufficiali dell’Hellas Verona.
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