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Pradè: “Siamo in crisi, ma gli arbitri sbagliano contro di noi”

Redazione
ds pradè

Ai microfoni di Udinews Tv, lunga intervista di Daniele Pradè, responsabile dell’area tecnica del club friulano che ha raccontato così la crisi profonda in cui è calata l’Udinese che tra girone di ritorno scorso e girone d’andata di quest’anno ha racolto solamente 31 punti (13+18), una perfetta media retrocessione.

Queste le sue parole tratte da tuttoudinese.it:

“Il punto della situazione: “Io rappresento l’Udinese e la famiglia Pozzo, pensavamo di aver passato il peggio e invece abbiamo ancora problemi, siamo dispiaciuti, Dobbiamo tornare compatti per uscirne. Ci sono stati diversi infortuni che ci hanno un po’ penalizzato, ma non è una giustificazione per questi risultati. Col Parma abbiamo perso per un episodio, però si poteva aspettare ad aggredire l’avversario. A Genova il rigore inesistente ha cambiato l’indirizzo della gara, ma prima di questa partita stavamo dando segnali positivi. Nell’ultimo mese è stata l’unica partita realmente sbagliata, penalty o meno, col Parma avevamo dato segnali positivi, col Cagliari vinto, a Ferrara abbiamo retto e col Frosinone pareggiato con un rigore che non mi fa ancora dormire”.

Trattativa De Paul: “Per quanto riguarda De Paul ci sono degli interessamenti, ma in questo momento non vogliamo trattative. Adesso dobbiamo recuperare i giocatori che abbiamo. Siamo superiori a Empoli e Genoa, dobbiamo però dimostrarlo, con la Samp stava andando bene fino al rigore”.

Il gruppo e Barak, fuori da tanto tempo: Barak sta lavorando intensamente, ma attualmente non si può ipotizzare una data per il suo rientro. Il gruppo è sano, serio, il tecnico sta molto attento a come si comportano i ragazzi, un gruppo che ci rende felici ma che ora deve darci qualcosa”.

I leader: “La mancanza di leader è un’ipotesi che ho fatto anch’io, ma noi i leader li abbiamo, Behrami, Ekong, Nuytinck, ragazzi che hanno lo spirito giusto, ci danno molto nello spogliatoio”.

Querelle Behrami: Behrami aveva un risentimento al polpaccio, Nicola ha voluto cambiarlo subito per non peggiorare la situazione, non ascoltando il ragazzo che chiedeva invece di restare in campo, da lì è nato l’episodio”.

Il calciomercato: Siamo a caccia di un centrocampista, ma vogliamo prendere il profilo giusto, sperando che rientri anche Badu. Ci servivano una punta e un difensore e li abbiamo fatti, noi lavoriamo. Sognare è la cosa più bella del mondo, col lavoro vorremmo portare i sogni ai tifosi, noi ce la metteremo tutta, dobbiamo riportare l’Udinese in Europa. In attacco siamo a posto. Non spetta a me parlare di tattica, noi siamo contentissimi del lavoro di Nicola, è un grande lavoratore che risponde alle esigenze della nostra società, siamo convinti che ci tirerà fuori”.

Ritiro: Il ritiro è una questione mediatica, non una reale necessità, noi stiamo coi calciatori ventiquattr’ore su ventiquattro, il ritiro verrà valutato a secondo di come si comporteranno. Non pensiamo di avere fatto scelte sbagliate, io so quanto valgono i giocatori”.

Gli episodi contro: “Il Insieme alle proprietà siamo convinti di aver fatto le cose nella maniera giusta, non voglio vedere più questi episodi perchè mi innervosisco. Per me il rigore di Behrami è ammonizione per simulazione. Gli episodi contano in Serie A ma questo non vuole essere un alibi. Sicuramente per i rigori contro ci faremo sentire, io voglio spiegazioni dagli arbitri, con il VAR non c’è una squadra che non si lamenti, l’avete visto Chievo-Fiorentina? Da lì si può vedere come viene utilizzata. Voglio dire che siamo una società educata, rispettosa ma che si fa sentire”.

La situazione è calda, i tifosi sono sul piede di guerra: “Sono mortificato, noi non vogliamo prendere in giro i tifosi, abbiamo fatto il mercato che ci serviva, noi vogliamo solo riportare l’Udinese dove merita. Capisco la frustrazione dei tifosi. Ribadisco che siamo a posto con la coscienza, noi siamo attenti dalla prima all’ultima cosa, poi ci possono stare sbagli tecnici, gli infortuni e gli episodi non ci sono stati a favore. Se la squadra avesse tutti gli infortunati non starebbe lì in classifica”.

Il mister: “Nicola non sta mollando di un centimetro, fa più chilometri lui che un calciatore, è un grande lavoratore. L’idea che la squadra sia stata costruita per Velazquez ci sta, noi con questa squadra abbiamo giocato in tutti i moduli, oggi trovare una giustificazione a quello che non abbiamo fatto non c’è. Stiamo lavorando sulla reazione di questa squadra”.

Inler: “Sì abbiamo provato a portare qui Inler, l’abbiamo sentito, l’abbiamo cercato ma non è il momento per ritornare a Udine, sta bene dove sta, è primo in classifica, non è il momento”.

Il bacino della Primavera: “In Primavera ci sono due calciatori che stiamo seguendo e che speriamo di portare  in prima squadra”.

Machis in uscita: Machis ha chiesto espressamente di andare altrove, sta facendo le visite con il Cadice, è giusto che vada”.

D’Alessandro: “Il riscatto di D’Alessandro non lo dico adesso perchè non voglio fare il gioco dell’Atalanta, siamo molto contenti di lui”.

Crisi: Il livello di allarme alto, dobbiamo essere vigili, attenti, non dobbiamo lasciare niente”.