Nuovo allenatore Atalanta, la Dea riflette: Farioli la sorpresa; Motta..

L’Atalanta di Antonio Percassi valuta il nuovo allenatore cui affidare la panchina per il post Gasp: Farioli outsider, mentre Thiago Motta…
ALLENATORE ATALANTA FARIOLI MOTTA – Nove anni dopo, in casa Atalanta, riparte un casting per il nuovo allenatore in seguito all’uscita principale di un attore in grado di prendersi la scena e strappare applausi per altrettante stagioni: Gian Piero Gasperini. Dall’incontro serale avvenuto ieri nella sede del club, è emersa la volontà del tecnico di intraprendere un’altra strada rispetto Bergamo e lasciare la Dea dopo un progetto straordinario e vincente, ma che probabilmente non regalava più particolari stimoli al tecnico piemontese. La caccia a nuove sfide dell’ex Mister di Genoa e Inter obbligherà la società a ricercare il profilo giusto che possa ereditare il trono nerazzurro a partire dalla prossima stagione. Il ballottaggio iniziale riporta un testa a testa tra Farioli e Thiago Motta.
Farioli o Thiago Motta? Atalanta, una panchina per due
Fautori del calcio spumeggiante, in cerca di rilancio dopo le esperienze all’Ajax e alla Juventus, il tandem si starebbe contendendo lo scettro della Dea per la stagione che verrà. Ma secondo le ultime indiscrezioni di mercato, in attesa che Gasperini ufficializzi la separazione e che intraprenda definitivamente la strada per Roma, l’Atalanta potrebbe fermarsi qualche ora per riflettere sul da farsi. D’altronde, il club non può permettersi di sbagliare una scelta di un Mister che dovrà onorare la Champions League e riconfermare quanto di buono prodotto da Gasperini in nove anni. Niente di più complicato, ma neanche di più entusiasmante.
Nulla è ancora definito, chiaramente. Ma mentre Maurizio Sarri sembra aver imboccato la strada per l’altra Roma, quella della sponda biancoceleste del Tevere (contatti continui con la Lazio), il club nerazzurro valuta anche altre opzioni. Non sarebbe escluso un primo approccio per Vincenzo Italiano, mentre potrebbero non prendere definitivamente quota le idee che conducono a Roberto Mancini e Igor Tudor. Il contropiede di Gasp ha lasciato il segno, ma la Dea non ha intenzione di restare col cerino in mano.