Milan, Theo Hernandez pezzo da 100: il mercato e il Bayern…
Theo Hernandez, terzino rossonero entrato a piedi pari nella storia del Milan, ha grandi estimatori al Bayern Monaco: il valore sul mercato..
È partito dal binario 19 e, grazie ad uno slalom agevolato da qualche rimpallo, ha dimostrato la propria potenza fisica dirompente unita ad una grande abilità palla al piede portando in vantaggio il Milan al Bentegodi di Verona e segnando il ventinovesimo gol in maglia rossonera in appena cinque anni. Numeri da top player assoluto anche nel corso di questa stagione per Theo Hernandez, grande scommessa vinta da Paolo Maldini in seguito a quel famoso colloquio avvenuto ad Ibiza, nell’estate 2019.
Il terzino rossonero si sta dimostrando tra i più forti (se non il più forte) al mondo nel proprio ruolo registrando una crescita costante anche in fase difensiva. Un vero pezzo da cento, più che da novanta, come i milioni che potrebbero richiedere il Diavolo sul mercato a tutti i club interessati alle incredibili prestazioni del francese.
Il rinnovo di contratto con scadenza fissata nel 2026 non è ancora stato oggetto di concreta discussione dalle parti di Casa Milan, ragion per cui, il Diavolo potrebbe ritrovarsi a dover respingere assalti da mezza Europa per uno dei propri leader tecnici e carismatici della squadra. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Theo Hernandez potrebbe rientrare nei piani del Bayern Monaco per la sostituzione di un altro mostro sacro del ruolo, Davies, indirizzato verso la Casa Blanca di Madrid.
La dirigenza rossonera potrebbe richiedere un assegno a tre cifre per privarsi del numero 19 il quale, comunque, non ha mai nascosto tutta la propria gratitudine al club e la volontà di restare ancora a Milanello. Al momento, in relazione alla poca concorrenza in giro per l’Europa e l’eventuale difficoltà nel reperire un terzino decisivo allo stesso livello dello stesso francese, Theo Hernandez può essere considerato l’unico insostituibile di una squadra che viaggia a ritmo del proprio treno.
