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Milan, parla Gattuso pre Sassuolo: “Ogni gara una finale. Suso non è un problema. Kessie? Vediamo”

Redazione
Gennaro Gattuso

Il tecnico del Milan Gennaro Gattuso ha parlato nella classica conferenza stampa pre-partita in vista del match di domani pomeriggio alle 18.00 a San Siro contro il Sassuolo. Ecco le sue parole.

Sui tifosi e sulla gara di domani: “I tifosi si convincono con le prestazioni e i risultati. A Roma avevo in testa di ringraziarli, aver portato 5.000 tifosi da tutta Italia è stato importante. Dobbiamo essere bravi a interpretarla bene, a partire con il piglio giusto. Dobbiamo pensare partita dopo partita. Nel primo tempo con l’Empoli e con la Lazio abbiamo fatto un po’ di fatica. Domani sarà importante, non dobbiamo pensare al derby, ma solo al Sassuolo. Roberto (De Zerbi, ndr) lo conosco molto bene, battagliamo da anni. L’anno scorso mi ha fatto la riga in mezzo, ho conquistato solo un punto. Hanno giocatori importanti, giocano il calcio di Roberto. Dobbiamo stare attenti, loro palleggiano bene e sono organizzati. Dobbiamo prepararla come se giocassimo contro una grande squadra”.

Su Piatek: “Ci sta che in alcune partite si faccia più fatica. Lo vedo sorridente, quando arriva a Milanello sta bene con i suoi compagni. Si impegna sempre, dopo Roma l’ho visto uguale al solito”.

Su Cutrone: “Deve lavorare con entusiasmo e voglia. E’ entrato con l’Atalanta e l’Empoli. Deve pensare a lavorare, è penalizzato da Piatek ma anche dal fatto che giochiamo con un attaccante solo. Nel calcio il lavoro e la professionalità pagano. Non è un problema, se ha il muso vuol dire che ci tiene e ha il fuoco dentro. L’importante è avere rispetto delle persone che fanno parte del Milan: su questo, Patrick non ha mai sbagliato”.

Su Romagnoli: “Ha rinnovato il contratto otto mesi fa, è un giocatore importante. E’ capitano del Milan, deve continuare a crescere. Non è e non sarà un problema: fa piacere quando le big mettono gli occhi sui nostri giocatori, ma Alessio è felice di stare qua e orgoglioso di indossare la fascia. Resterà qui”.

Su Suso: “E’ una roba vostra, voi giustamente fate il vostro lavoro. Ci sta che un giocatore attraversi un momento di appannamento, l’importante è riuscire ad aiutarlo e metterlo nella situazione migliore. Suso non è un problema, non lo è nessuno dei miei giocatori. In questi anni ci ha abituato bene, deve continuare a fare quello che sta facendo. E’ stato fermo un mese, sta pagando un po’, ma deve stare tranquillo perchè ha le qualità per farci fare il salto di qualità”.

Su André Silva: “Anche con Locatelli, che sfidiamo domani, ho fatto di tutto per farlo rimanere. Quando un giocatore prende una decisione, bisogna rispettarla. André rimane un ragazzo giovane, ha grandi margini di crescita. Riprenderlo? Domanda da fare a Leonardo, Maldini e Gazidis. Sta giocando al Siviglia, parlo dei miei giocatori. Ho sempre pensato che avesse caratteristiche interessanti”.

Su Caldara: “Oggi si è allenato con la Primavera, domani giocherà con loro per mettergli 50′-55′ nelle gambe. Non abbiamo la bacchetta magica, arriva da quattro mesi fermo. Spero di dargli la possibilità di scendere in campo”.

Su Biglia: “A centrocampo sono stati bravi i ragazzi a migliorare a livello tattico e tecnico. Biglia era ed è un giocatore importante, in questi mesi le dinamiche sono cambiate. Dobbiamo metterlo in condizione di rendere al massimo. Voglio un Biglia leader anche in panchina, deve continuare su questa strada”.

Sulle hit social su di lui: “Secondo voi dentro casa mia parliamo delle hit? (ride, ndr). Sto quasi tutto il giorno a Milanello, quando torno chiedo ai miei figli come è andato a scuola. Solo mia figlia maggiore guarda un po’ i social, all’altro figlio non interessa. L’ho sentita mezza volta perchè me l’ha fatta sentire mia moglie, io non amo smanettare. Quando mi vedo in tv, cambio canale perchè mi dà fastidio vedere la mia faccia”.

Su Kessié: “Ieri ha fatto la prima parte del lavoro. Aveva un po’ di fastidio, ci mette un po’ di più a smaltire per la botta che ha preso. Oggi valutiamo se sarà a disposizione”.

Su Zapata: “Convocarlo? No, ha iniziato due giorni fa a lavorare in palestra. E’ uscito dalla zona rossa, è appena entrato in quella verde. Deve fare ancora 4-5 giorni in gruppo con noi”.

Su Paquetà: “Deve riposare, ha giocato tanto. Si preoccupa troppo quando deve difendere, dev’essere più naturale nelle due fasi. Quando ha la palla gioca con tranquillità, quando deve pensare alla fase difensiva si preoccupa ed entra in agitazione. Ci può stare, possiamo migliorare questa cosa”.

Sulla crescita: “Per dare un giudizio bisogna fare un percorso. Occorre tenere sempre la stessa voglia e concentrazione: solo così si può dire che siamo cresciuti. L’anno scorso e fino a dicembre eravamo fragili, non davamo mai continuità. Dobbiamo continuare così, ma la maturità si vede a fine campionato. Il segreto è non pensare ad essere meno belli, ma affrontare ogni gara come una finale”.