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Milan: questa volta, parte il tiro al Theo; e il rinnovo contrattuale…

Anthony Ferrara
Theo Hernandez post scadenza

Rinnovo Theo: è il terzino francese a finire sul banco degli imputati, questa volta; una pratica ben nota e che non giova a nessuno

RINNOVO THEO – Un mirino continuamente, insistentemente (e scientemente? Il dubbio sorge…) puntato verso la corsia sinistra. Che sì, viaggia a corrente alternata, ma di certo è il motore propulsore che consente al Diavolo, da ben cinque stagioni, di essere competitivo in Italia e in Europa. Questa volta, dopo settimane di critiche rivolte verso Rafael Leao e la propria indolenza verso il gioco del calcio, è la volta di Theo Hernandez, terzino posto sul banco degli imputati diverse volte nel corso di questa stagione cominciata in sordina, vero, ma non così tanto da considerare il francese un problema per il Milan.

Perché a questo punto, con la media di 1,6 punti a partita e le difficoltà di una squadra in crisi d’identità e risultati, già fuori dalla lotta Scudetto a inizio novembre (e senza mai essercisi iscritta, probabilmente), criticare il singolo significa guardare il dito e non la luna. Nel caso di Theo Hernandez, a differenza di Leao, destabilizzare anche il discorso relativo al rinnovo.

Già, perché il 2026, dal punto di vista calcistico, è dietro l’angolo. Già nel corso dell’estate 2025, infatti, il Diavolo potrebbe ricevere sulla propria scrivania offerte al ribasso, o comunque, nettamente inferiori al reale valore del calciatore, in relazione alla scadenza del patto fissata al 30 giugno 2026. E un attacco frontale in sede di conferenza stampa in segno di continua delegittimazione di un terzino entrato a piedi pari nella storia del Milan in soli cinque anni (record di reti di un certo Paolo Maldini eguagliato in Serie A), di certo non contribuisce a rasserenare gli animi. Dopo la trasferta di Cagliari, il francese è stato bersagliato per condotta “apatica” ed errori tattici che hanno portato i sardi al pareggio trascurando, tuttavia, un atteggiamento difensivo deprecabile da parte di tutta la squadra, non di un singolo.

Milan: prima Leao, ora Theo; i problemi sono altri

Una formazione che dimostra di essere un collettivo solo in certe partite, che subisce gol a ripetizione e, il più delle volte, in fotocopia, non può pensare di incolpare un unico componente di una rosa presentata in maniera disorganizzata e disequilibrata come quella di Cagliari. E le parole di Mister Fonseca, il quale cita nello specifico lo stesso Theo per atteggiamenti difensivi errati, non gettano acqua sul fuoco per stemperare gli animi. Sicuramente, l’inizio di stagione dell’ex Real non è di quelli indimenticabili, ma puntare continuamente il mirino verso un singolo significa non aver compreso la portata dei problemi di una squadra che si esprime a targhe alterne, discontinua nel suo insieme e gestita in maniera non irreprensibile, sino a questo momento.

Rinnovo Theo Hernandez: la volontà del calciatore

Theo Hernandez non ha mai nascosto la volontà di proseguire il percorso in rossonero e attende, insieme al proprio agente, una proposta per il rinnovo, ma i presupposti non sono certamente dei migliori. Spostare quel famoso mirino della critica, significa anche difendere un proprio tesserato e non depauperare un patrimonio di questa società.

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