Marsiglia, Benatia: “De Zerbi? Unico, e ha qualcosa di Guardiola”
MARSIGLIA BENATIA DE ZERBI – Intervistato sulle colonne del Corriere dello Sport, Mehdi Benatia ha parlato di Roberto De Zerbi, alla seconda stagione alla guida dell’Olympique Marsiglia, che nell’ultimo turno di Ligue 1 ha avuto la meglio per 1-0 nel Classique contro gli eterni rivali del PSG.
Così il diesse della squadra francese: “Con De Zerbi parliamo fino alle due di notte, spesso in videochiamata perché il mister vuole vedere le persone in faccia. A qualsiasi ora. Noi avevamo cercato Fonseca. Era tutto fatto, c’era l’accordo, poi a maggio 2024, dopo che perdemmo a Bergamo con l’Atalanta, chiamò e ci disse che non se ne faceva nulla. Il 13 giugno era l’allenatore del Milan. A quel punto virammo su Conceiçao, ma quando abbiamo saputo che c’era la possibilità di prendere De Zerbi ci siamo detti con Pablo Longoria, il nostro presidente: “Cazz… proviamoci”. Spinti dal proprietario McCourt siamo partiti all’attacco. Io ero a Dubai, in videochiamata gli proposi un incontro per il giorno seguente a Milano a colazione. Disse che non c’era bisogno, parlammo per ore al telefono e lui chiese di poter estendere la conversazione a Longoria.
A quel punto ci spiegò che era interessato, il nostro progetto l’aveva coinvolto e avremmo dovuto parlare con il suo agente. Ma ci aveva già detto di sì. Lavorarci insieme? È bello e stimolante, vive di calcio come me. Ha una passione debordante, dovreste vedere come prepara le partite. C’è qualcosa di Guardiola ma, credetemi, è un allenatore unico. Lui respira calcio e respira vita. In questo ordine“.
MARSIGLIA BENATIA DE ZERBI – Poi: “Sono certo che non ci sia un giocatore, oggi e in futuro, disposto ad accusarmi di averlo tradito come sono stato tradito io. Vi faccio un esempio. Lo scorso marzo chiamai Luis Henrique e gli dissi che avrei dovuto cederlo. Sapevo che c’era l’Inter e pure una certa cifra da incassare. Andai al campo, lo presi da parte dopo l’allenamento e gli spiegai tutto: “Ti dovrò cedere, ti vogliono, ma tu mi devi portare in Champions. Più giocherai bene, meglio sarà per il Marsiglia e anche per te”. Era impossibile interpretare le mie parole diversamente. Ad Allegri voglio bene, ci rispettiamo, grande allenatore, perfetto per il Milan. Abbiamo discusso in passato, non lo nego. Paratici fu chiaro con me, lui meno. Mi promise che avrei giocato nonostante il ritorno di Bonucci. E sapete come andò? Cinque partite, zero presenze per Benatia“.
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