Manchester United nel caos: polemiche, infortuni e crisi interna
Tifosi del Manchester United delusi dai risultati e dalle tensioni interne
Il Manchester United sta attraversando un momento difficile, non solo sul campo, ma anche dietro le quinte. La squadra di Rúben Amorim occupa il 15° posto in Premier League, con una differenza reti negativa (-7), e i tifosi sono sempre più insoddisfatti. A peggiorare la situazione, il clima interno è segnato da conflitti tra giocatori, ex stelle e stampa.
Scholes vs. Lisandro Martínez: botta e risposta infuocato
Uno degli scontri più discussi è quello tra Paul Scholes e Lisandro Martínez. L’ex centrocampista inglese ha dichiarato che il difensore argentino “non è all’altezza di un club che punta a vincere la Premier League”. La risposta di Martínez non si è fatta attendere: “Scholes non sopravvivrebbe in Argentina”.
Jadon Sancho riaccende le polemiche
Nel frattempo, Jadon Sancho, ora in prestito al Chelsea, ha gettato benzina sul fuoco. Dopo l’esordio di Marcus Rashford con l’Aston Villa, l’inglese ha scritto sui social un enigmatico “Libertà”, alimentando il dibattito sul rapporto teso tra Rashford e Amorim.
Emergenza infortuni: Diallo e Mainoo fuori a lungo
Oltre ai problemi interni, il Manchester United deve fare i conti con gravi infortuni. Amad Diallo, uno dei pochi punti di riferimento della squadra, si è procurato una grave distorsione alla caviglia in allenamento e potrebbe restare fuori fino al termine della stagione. Il 22enne aveva recentemente rinnovato con lo United fino al 2030 e, con 9 gol e 7 assist in 36 partite, era una delle poche note positive dell’annata.
A complicare ulteriormente i piani di Amorim, anche Kobbie Mainoo si è infortunato, costringendo l’allenatore a ridisegnare il centrocampo. Il tecnico potrebbe essere costretto a puntare su Casemiro, finora poco considerato, o a dare una chance al giovane Jack Moorhouse, classe 2005.
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