Lukaku: “Prima di Conte odiavo giocare spalle alla porta”

L’attaccante belga Romelu Lukaku ha ripercorso le varie tappe sua carriera in un’intervista concessa al Corriere dello Sport. Dal Chelsea alla Roma di Mou, fino alla doppia parentesi con l’Inter e il Napoli. Queste le sue parole.
LUKAKU: “PRIMA DI CONTE ODIAVO GIOCARE SPALLE ALLA PORTA. SUCCESSO QUALCOSA CON MOU ALLA ROMA? ASSOLUTAMENTE NO”
SU CONTE – “Prima di conoscere Antonio Conte odiavo giocare spalle alla porta. Al Chelsea lui fu molto chiaro: ‘Se non migliori questo aspetto non puoi giocare con me’. Zero alternative. Lo devo ringraziare perché quello che era il mio punto debole si è trasformato in una qualità. Io cerco sempre di essere dominante, se sono dominante il gol lo faccio e comunque aiuto i compagni negli inserimenti”.
L’ARRIVO A NAPOLI – “Al Chelsea ero fuori dal progetto con Aubameyang e Ziyech, ci facevano cambiare nello spogliatoio delle giovanili. Aspettavamo per settimane, rinunciando a numerose opzioni. L’estate scorsa sapevo che sarei venuto a Napoli. Questo è il business, il club dice non ti voglio più e decide quando e spesso anche dove finirai. Ma se sei tu a volertene andare, e per ragioni serie, non hai la possibilità di farlo. Le società hanno rapporti con la stampa e ci vuole poco per mettere in difficoltà il giocatore, per far passare l’immagine sbagliata. Ho visto cose che mai avrei pensato di vedere. Un giorno vorrei chiarire tutti questi aspetti ai più giovani, spiegando chi lavora per loro e chi contro”.
CAPITOLO ROMA – “È successo qualcosa tra me e Mourinho a Roma? Assolutamente no. José è un vincente, l’ho avuto due volte, prima a Manchester e poi alla Roma. Qualcosa è accaduto tra lui e non so chi e non volevo mettermi in mezzo. Di José non parlerò mai male, alla Roma non aveva una squadra top, ma è andato fino in fondo. Gli auguro sempre il meglio, anche in Turchia sta facendo cose fantastiche”.
LUKAKU: “MAI ODIATO L’INTER. LAUTARO? MAI PIÙ SENTITO. FINIRÒ LA CARRIERA ALL’ANDERLECHT”
L’INTER E LAUTARO – “Io non ho mai odiato l’Inter, mai. Se qualcuno ha parlato, soprattutto in quel periodo, quel qualcuno non ero io. Lautaro l’ho più sentito? No. È un ottimo giocatore e un ottimo ragazzo, merita tutto ciò che di bello gli sta capitando. Ha lavorato tanto per questo. Per il campionato uno come lui è prezioso, più i giocatori sono forti e più è prestigiosa la Serie A. Lo Scudetto me lo gioco proprio con lui? E con l’Atalanta e la Juve, che è a meno sei”.
LA NAZIONALE E L’ULTIMO CLUB – “Ho deciso di proseguire con la nazionale del Belgio? Con Rudi Garcia ho parlato una sola volta per mezz’ora, mi ha spiegato a grandi linee cosa intende fare. Aspetto di incontrarlo nuovamente. Non ho mai pensato di lasciare la nazionale dove si sta affacciando una generazione nuova. Non farò l’allenatore. Chiuderò all’Anderlecht, la squadra del cuore, l’ho promesso a mio figlio che gioca lì”.
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