Lione retrocesso, tifosi in rivolta: “Textor vattene!”
Scoppia la protesta dei tifosi dopo la decisione della DNCG
La retrocessione dell’Olympique Lione in Ligue 2, sancita dalla DNCG per irregolarità finanziarie, ha scatenato un’ondata di proteste senza precedenti nella città francese. Martedì 24 giugno i sostenitori del club si sono mobilitati contro il proprietario americano John Textor, accusato di aver portato alla rovina uno dei club più blasonati di Francia.
Il gruppo ultrà “Les Bad Gones” ha tappezzato Lione con manifesti recanti la scritta “Textor Out”, mentre su uno dei principali ponti cittadini è apparso uno striscione minaccioso: “Textor: guerra dichiarata”. L’accusa dei tifosi è chiara: “Non sarà mai uno di noi”. Il malcontento è alimentato anche dal coinvolgimento di Textor nel Botafogo, altro club di sua proprietà.
Il Lione, sette volte campione di Francia, ha annunciato ricorso contro la decisione della DNCG, sottolineando i recenti sforzi per sanare i conti: 83 milioni di euro immessi nelle casse societarie, accordi con i creditori, tagli al personale e cessioni illustri, tra cui Alexandre Lacazette e Rayan Cherki, quest’ultimo approdato al Manchester City.
Il presidente di Eagle Football Holding ha provato a rassicurare: “La situazione è sotto controllo”. Ma la piazza non sembra disposta ad attendere. Il Lione è a un bivio e il futuro appare quanto mai incerto.
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