Italia, Spalletti si gode Kean e Retegui: “Possono giocare insieme”

Il commissario tecnico della nazionale Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, sottolineando il clamoroso rendimento fornito da Mateo Retegui e Moise Kean in zona gol. I due centravanti, infatti, guidano la classifica marcatori della Serie A, rispettivamente con 20 e 15 gol.
SPALLETTI: “KEAN E RETEGUI BOMBER VERI, POSSONO GIOCARE INSIEME SE…”
Queste le parole del mister toscano: “Retegui è una prima punta di posizione, Kean di movimento, è quasi una seconda punta per certe variazioni sul tema. E ovviamente sto solo provando a sintetizzare, però vedo un parallelo tra i due: entrambi in questa stagione si stanno completando, a livello di crescita personale”.
SU KEAN – “Potenza unita alla tecnica, ma prima non finalizzava così. Si è perfezionato, anche se rispetto a Mateo ci mette ancora un pochino a sistemarsi la palla. E’ l’eredità di aver giocato da esterno. I gol contro Genoa e Inter sono da attaccante vero”.
SU RETEGUI – “Dentro l’area resta un cecchino, ma è cresciuto nel gioco spalle alla porta: come appoggia, offre una sponda, viene incontro. Sempre di posizione, ma meno punto di riferimento per gli avversari”.
COPPIA D’ATTACCO POSSIBILE? – “Sì, possono giocare insieme. Se giochi col 3-5-2 e trovi una squadra bassa sul limite dell’area sei più pericoloso con due punte. Sugli esterni, Dimarco e Cambiaso non sono Kvara e Politano. Se hai uomini da tutta fascia, con due centravanti occupi meglio l’area. Contro la Germania? No, ci salteranno addosso, contro di loro li vedrete semmai a partita iniziata. Esagero. Oggi il titolare è quasi meglio farlo entrare nell’ultima mezz’ora…”
Oltre a “Italia, Spalletti si gode Kean e Retegui: “Possono giocare insieme”” leggi anche:
- Di Natale: “Conte, grande. Ma quando mi chiamò alla Juve…”
- Vasquez-Colombo, compagni e avversari del Milan: il futuro…
- PSG rinnova i contratti di Luis Enrique e tre stelle: novità in vista
- UEFA possibile rivoluzione: addio ai supplementari dal 2027?
- Marocco e il sogno Mondiale: un piano ambizioso per il 2030