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Il Milan snobba Cardinale per gli auguri: cessione o vendetta?

Anthony Ferrara
RedBird trattative Yankees Milan

Auguri di compleanno Cardinale: il Milan non ha postato nessun augurio per celebrare la data di nascita del proprietario; cessione o vendetta?

MILAN AUGURI CARDINALE – Il giorno 8 maggio è una di quelle date segnate in rosso sul calendario del Diavolo da tantissimi anni. La giornata di ieri, infatti, coincide con il compleanno di Franco Baresi, indimenticabile capitano e attuale Presidente Onorario del club rossonero e Sandro Tonali, calciatore designato a simbolo del milanismo dalla maggior parte dei supporters del Milan, nonostante la cessione al Newcastle del giugno 2023. Senza dimenticare Alex Jimenez, protagonista del presente e del futuro. Non una data qualunque per la storia della società meneghina, nella quale non sono mancati gli auguri ai tre protagonisti, sui canali ufficiali, con post e foto di rito. Tutto normale, in apparenza. Tra le celebrazioni per gli ex numero sei e numero otto e l’attuale venti, tuttavia, manca clamorosamente quella per il numero uno: Gerry Cardinale.

L’otto maggio, infatti, rappresenta anche il compleanno dell’attuale proprietario del Fondo che controlla la maggioranza delle quote del club, RedBird. Nelle ventiquattro ore a disposizione, il club rossonero non ha rivolto gli auguri social al Patron: una vera rarità di questi tempi. A questo punto, il dubbio sorge spontaneo (e dato per scontato non si tratti di semplice coincidenza o negligenza dei gestori social del club), anche legittimo: quali sarebbero le motivazioni?

Compleanno Gerry Cardinale, il Milan non celebra il numero uno del club

Mentre il popolo del web ipotizza possibili avvicendamenti a breve riguardo la cessione delle quote del club al Fondo Aramco, con Paolo Maldini pronto alla nuova scalata ai vertici di Casa Milan dopo il licenziamento datato 5 giugno 2023, un’ipotesi molto più plausibile condurrebbe a una semplice “vendetta” nei confronti dello stesso Cardinale in relazione all’assenza del Patron in occasione dei festeggiamenti per il 125º anniversario della storia rossonera. Non un appuntamento qualunque e, sicuramente, non la data più indicata per lasciare vacante la propria poltrona a San Siro.

Da ambienti finanziari non trapelano, al momento, grandi movimenti che portino a pensare alla cessione in tempi brevi. Con la questione nuovo stadio impantanata tra le sedi del Comune di Milano e l’indagine condotta dalla Procura sulla reale proprietà a capo del Milan, ecco che la “rivendicazione” social del club nei confronti del Patron appare nettamente più verosimile come ricostruzione. In tutto ciò, l’insoddisfazione rende sovrana e Cardinale non risponde “presente” all’appello dello stadio San Siro da MilanVenezia dello scorso 14 settembre. L’otto maggio non è stata una data qualunque per il milanismo. Per tutti, meno che per il numero uno.