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Ibrahimovic: “Ecco in cosa sono stato il più forte di sempre. Oggi…”

Anthony Ferrara
Ibrahimovic episodi arbitrali

Zlatan Ibrahimovic, ex centravanti ritiratosi dal calcio giocato a giugno, ha rilasciato un’intervista fiume: le parole salienti

Zlatan Ibrahimovic ha lasciato il calcio, ma continua a far discutere. Sarebbe stato il contrario se non si parlasse di una vera e propria leggenda di questo sport, nonché di un personaggio il cui ruolo è sempre stato sotto gli occhi dei riflettori. L’ultimo palcoscenico della luminosa carriera del campione svedese è stato quello di San Siro, con un intero popolo commosso per il definitivo saluto al calcio giocato. L’ex centravanti, entrato a piedi pari nella storia di Milan, Inter, Juventus, tra le altre, ha concesso una lunga intervista a Piers Morgan.

Ibra non si è mai sentito inferiore a nessuno: l’ha sempre dimostrato sul campo e l’ha sempre espresso a parole. Un concetto ribadito nella serata di ieri: “Se consideriamo i trofei conquistati, probabilmente, sono inferiore a molti. Ma da punto di vista tecnico, sono stato il migliore e più completo di sempre. Oggi, il 95% dei calciatori sarebbe ancora inferiori al mio livello, ma ho preferito chiudere prima di camminare zoppo o ricevere segnali troppo negativi dal mio corpo”.

Ibrahimovic: “Ecco in cosa sono stato il più forte di sempre. Oggi…”

Probabilmente, in quel minuscolo 5% di calciatori in attività all’altezza di Ibrahimovic, troverebbero spazio Haaland e Mbappè. “Il primo è un centravanti insaziabile: segna tre gol, pensa già al quarto e al quinto. È implacabile. Mbappè, in certe movenze, ricorda davvero Ronaldo il Fenomeno, il mio vero idolo da sempre. Ha una velocità pazzesca e sa fare cose che gli altri non arrivano nemmeno a pensare. È più completo di Haaland, ma sono entrambi fantastici, senza dubbio”.

Una figura che ha segnato in maniera indelebile la carriera dello svedese è stato sicuramente Mino Raiola, storico ex agente del calciatore la cui perdita ha segnato in maniera inequivocabile la vita di Ibrahimovic. “Manca tantissimo, sempre. Il nostro rapporto è stato amore/odio, ma amore vero. Lo stimavo tantissimo e soffro ancora tanto per la sua scomparsa. È stato un punto di riferimento della mia vita calcistica e non”.

Non poteva mancare un riferimento a Pep Guardiola, ex allenatore di Ibrahimovic ai tempi del Barcellona. Lo svedese ha confermato problemi dal punto di vista tecnico e personale con l’attuale allenatore del City, pur riconoscendo la sua grandezza nel mondo del calcio per i titoli conquistati. Per Mourinho, invece, solo parole al miele: “È un grandissimo. Per certi versi ci assomigliamo: siamo schietti, ma se vogliamo una cosa, facciamo rumore e la conquistiamo. Non si tratta di arroganza, ma di sicurezza nei propri mezzi e fiducia in se stessi. Lo conobbi dopo la Champions League vinta col Porto ed ebbi modo di lavorarci anche all’Inter: confermò la grande sensazione inziale”.