ESCLUSIVA EC – Grappasonno (Agente Fifa): “Juve dieci passi avanti alle altre, Inter potenziale enorme. All’inizio volevo fare il ds, poi…”

[df-subtitle]Grappasonno: “Il procuratore non è “il cancro del calcio”, come spesso viene definito. Non è tutto oro quel che luccica”[/df-subtitle]
La Serie A e la Serie B stanno entrando sempre più nel vivo. Se nel massimo campionato c’è una Juventus che domina e che ha sempre meno rivali, in cadetteria la lotta è molto più aperta, col Pescara che, a seguito del successo di sabato sul Benevento, ha appena scavalcato l’Hellas Verona, sconfitto in casa dal Lecce in quest’ultimo turno, in testa alla classifica. La stagione è ancora lunga e le battaglie saranno ancora molte.
“Europa Calcio” ha contattato in esclusiva Mattia Grappasonno, giovane procuratore sportivo abruzzese, per una chiacchierata sul calcio italiano e non solo.
Lei è un agente molto giovane ma il suo nome è già ben noto agli addetti ai lavori. Com’è nato questo percorso?
“Il mondo del calcio mi ha sempre attratto. Mi sono avvicinato al settore delle trattative grazie a Football Manager. Ero molto piccolo, avevo circa 11-12 anni quando lo installai la prima volta, ma grazie a questo gioco manageriale riuscivo a scovare diversi calciatori in giro per il mondo. Inizialmente la mia intenzione era quella di intraprendere la carriera da direttore sportivo, poi nell’estate del 2011 scambiai due chiacchiere con Marco Giampaolo che era alla guida del Cesena e mi suggerì di imboccare la via del procuratore sportivo. Tentennai un po’, ma poi appena iniziata l’università mi buttai a capofitto in questo ruolo vedendo più partite possibili in modo tale da allenare l’occhio e creare più contatti possibili. Oggi sta proseguendo tutto bene, ma non è ancora tempo di tirare le somme perchè a 26 anni non si deve smettere di imparare. Io ho avuto la fortuna di aver iniziato molto presto e di essere riuscito a mandate avanti la carriera universitaria con quella del procuratore sportivo che, se fatta bene, ti porta via molto tempo“.
Dall’interno questo lavoro è davvero come viene dipinto fuori? Spesso viene attribuito molto potere ai procuratori…
“Tutti sappiamo che i procuratori negli ultimi anni hanno preso un certo tipo di potere dato che è la figura preposta all’avviare e a concludere una trattiva, quindi non esattamente il “cancro del calcio” come spesso veniamo definiti. Ma non è un mestiere che tutti possono svolgere e, sopratutto, non è tutto oro quel che luccica. Per diventare agenti affermati c’è un gran lavoro da fare dietro, ecco perchè non bisogna mai smettere di imparare“.
C’è una figura di agente a cui si ispira di più?
“Non c’è un modello a cui mi ispiro personalmente perchè ce ne sono tanti bravi. Diciamo che apprezzo l’operato di tutti i più grandi“.
Ogni tanto lei organizza dei workshop a Pescara. In cosa consistono esattamente e a cosa sono finalizzati?
“Hanno lo scopo di dare le nozioni fondamentali a chi vuole avvicinarsi a questo mondo visto che è molto importante conoscere anche le normative e gli articoli. Di notevole importanza è la presenza di esperti del settore che variano ad ogni corso rendendolo molto interessante“.
Passando al calcio giocato, che idea si è fatto di questa nuova Serie A?
“Prima che iniziasse il campionato davo la Juventus come strafavorita anche quest’anno e fino ad ora la truppa di Allegri non ne sta sbagliando una. La Juventus, secondo me, è 10 passi avanti alle altre. Hanno un organizazzione impeccabile ed è proprio questo a fare la differenza, non a caso quest’estate hanno comprato il calciatore più forte del mondo“.
E a parte la Juve, c’è un’altra big che le piace più delle altre?
“Mi incuriosiva molto l’Inter che, nell’undici titolare ha un potenziale enorme e sono sicuro che continuerà a migliorare nel corso degli anni“.
Vede una squadra rivelazione?
“Non possiamo definirla squadra rivelazione ma a me la Fiorentina di quest’anno piace molto. Mi ha sorpreso, inoltre, l’avvio scoppiettante di Sassuolo, Spal e Parma“.
Quest’estate sono arrivati diversi giovani nel nostro campionato. Chi è quello che l’ha colpita di più?
“Come già detto più volte a me piace molto Lautaro Martinez: oltre ad avere grandi doti tecniche ha la fame di arrivare. Sono rimasto molto sorpreso di Piątek che già conoscevo ma non pensavo potesse avere questo avvio cosi scoppiettante in un campionato difficile come quello italiano“.
E la lotta salvezza?
“A inizio anno davo (quasi) per spacciate Chievo e Frosinone che secondo me non hanno organici all’altezza, inoltre il Chievo partiva da -3. Ma il campionato italiano è imprevedibile, sopratutto negli ultimi anni, basta cambiare guida tecnica e in alcuni casi si cambiano le sorti di una stagione“.
Lei è di Pescara. Finora la squadra di Pillon è al comando della classifica. Si aspettava un inizio così?
“Si, me lo aspettavo. Quest’anno il Pescara è una buona squadra, composta dal mix giusto di giovani e esperienza. Non so dove puó arrivare, io spero che vada diretta in A ma la Serie B è un campionato lungo e difficile. Sicuramente finirà tra le prime otto“.
Cosa ha dato il tecnico veneto rispetto ai suoi predecessori?
“Pillon ha ricaricato i calciatori dandogli alcune sicurezze in più, quelle sicurezze che l’anno scorso non c’erano visto il pessimo morale della squadra. E quando è stato ingaggiato non mi aspettavo che potesse fare così bene“.
Qual è il potenziale dei biancazzurri?
“E’ molto alto, la squadra gioca bene e da qui in avanti possono solo migliorare peró, come dicevo prima, la Serie B è un campionato lungo e difficile. Per andare in A si devono allineare tanti fattori a favore“.
In Abruzzo ci sono diverse realtà decadute, penso al Lanciano, alla Vastese, all’Avezzano, al Chieti e a L’Aquila. Cosa manca per tornare a certi livelli?
“Sicuramente i fondi. Essere il presidente di una squadra al giorno d’oggi non è facile ecco perchè molte squadre del panorama calcistico abruzzese, e non solo, sono fallite. Bisogna avere un progetto serio alle spalle. Uno dei miei sogni è riportare la squadra della mia città, la Val di Sangro, in serie C. Può darsi che un giorno potrei esserle d’aiuto…“.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione dell’articolo è consentita previa citazione della fonte.