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Conti, fine del calvario: “Mi ritiro. Ho perso la speranza: esausto”

Anthony Ferrara
Conti ritiro

Andrea Conti, ex laterale dell’Atalanta e del Milan, ha annunciato il ritiro dal calcio; la conferma nel corso di un’intervista odierna

CONTI RITIRO – Una carriera in discesa; una stagione da sogno al fianco della Dea, quella risalente al 2016/2017, nel corso della quale si distinse per scorribande sulla fascia di competenza e ben otto reti in Serie A in una sola annata. Poi, il trasferimento da sogno al Milan versione cinese, come uno dei primi acquisti delle “cose formali” targate Fassone e Mirabelli. L’esordio a Crotone con tanto di assist e poi il crack, il lento declino e la fine di una carriera che avrebbe regalato al trentunenne molte più soddisfazioni senza infortuni. Un grave infortunio al crociato, nel corso di un allenamento a Milanello, ha spento il sogno di Andrea Conti di poter incidere in rossonero e conquistare un posto da titolare in Nazionale azzurra.

Pochi secondi per un problema che ha presentato il conto per anni, con altri problemi fisici che si sono aggiunti e la consapevolezza di esser giunto al capolinea della propria carriera. Andrea Conti si dice esausto, stanco di voler lottare per ritrovare quella condizione fisica che non gli consente di allenarsi regolarmente da un anno con una squadra di club. Svincolato da dodici mesi, l’ex esterno dell‘Atalanta ha alzato bandiera bianca confermando la propria volontà ai microfoni di Gazzetta.it. Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni:

Andrea Conti, addio al calcio: “Sono esausto. Ho perso le speranze: mi ritiro”

“Non voglio indire nessuna conferenza stampa o condividere pensieri social, dal momento in cui non li utilizzo. Lo dico qui e adesso: smetto col calcio. Mi ritiro. Ho deciso di porre fine alla mia carriera perché sono esausto. Non ce la faccio più e comunico la mia decisione definitiva. Meglio accettare la fine e andare avanti, anche perché, dopo l’esperienza alla Sampdoria, nessuno mi ha più contattato. Sono svincolato da un anno e ho giocato appena nove partite negli ultimi tre anni: non ha più senso continuare così. Ho perso le speranze. Non so cosa farò in futuro, ma credo di poter affermare di voler continuare con il calcio; da allenatore, magari, ma ancora non lo so. Finisce un sogno, ora: non voglio prendere decisioni affrettate”.