Milan, parla Gattuso in vista del Cagliari: “San Siro dev’essere una bolgia. Dobbiamo restare quarti”

Il tecnico del Milan Gennaro Gattuso ha parlato nella classica conferenza stampa pre-partita in vista del match di domani sera a San Siro contro il Cagliari. Ecco le sue parole.
Sull’importanza di San Siro: “Sì, con 50.000 tifosi, lo stadio spinge, ma dobbiamo essere bravi noi ad esprimere un buon calcio e metterci voglia. Sembra una partita facile, ma in Serie A non ce ne sono. Dobbiamo trasformare il nostro stadio in una bolgia con il nostro senso d’appartenenza. Settimana tranquilla? I giocatori avevano bisogno di riposarsi e recuperare. Spesso è più importante il riposo che lavorare. Giocare in Coppa Italia e in Supercoppa ci ha aiutato, dandoci dei benefici. Domani sarà una partita difficile, anche per i risultati arrivati in questi due giorni. Ci giochiamo tantissimo”.
Sulla gara di Roma: “Voglio vedere un Milan che non soffra gli avversari. A Roma ci stava anche la sconfitta, erano una squadra in salute, se togliamo il ko di Firenze. Abbiamo sbagliato sempre l’ultimo passaggio, ma stavamo bene in campo. Metterei una firma per vincere tutte le partite 1-0”.
Su Donnarumma: “Gigio? Se ne sta parlando tanto, non bisogna cancellare quanto di buono ha fatto Alfredo Magni. Ha cambiato metodologia di lavoro, adesso ci sono Valerio (Fiori, ndr) e Reina. Pepe è un professionista esemplare, poteva scombussolarlo a livello mentale, invece l’ha aiutato e lo aiuta quotidianamente. Vedo un portiere sicuro, che ha grande fiducia dei suoi mezzi”.
Sul Gattuso allenatore: “Stipendi degli altri allenatori? Sono contento del mio guadagno e della fiducia della società. Il calcio è bestiale, ci si mette un attimo ad andare dalle stelle alle stalle. Devo volare basso e lavorare, sono giovane. Non dobbiamo parlare di cifre: quello che guadagno in questo momento, forse, è già troppo, anche se ringrazio Scaroni e apprezzo le sue parole”.
Su Calhanoglu e Conti: “Non butto in mare un mio giocatore. Calhanoglu sa che può fare molto di più, ci ha abituato a prestazioni decisamente diverse. Ci aspettiamo molto di più a livello tecnico. Ho letto che la squadra si è ribellata perchè Calhanoglu gioca sempre: non mi risulta, le scelte le faccio io. Lo stesso vale per Conti: Andrea sta recuperando, quando ha giocato ha fatto molto molto bene. Se non scende in campo è per una mia scelta, ma rimane un grandissimo giocatore, importante. Spero di dargli più minutaggio possibile”.
Sulla lotta Champions: “Dovremo essere bravi a stare attaccati al quarto posto. Non dobbiamo perdere le energie per giocarci tutto nelle ultime partite”.
Su Biglia: “E’ fermo da tre mesi. Si sta allenando con noi, ma non è al massimo. Vedremo se cambiare qualcosa, è la condizione dei giocatori che ci fa riflettere”.
Su Cutrone: “Si mette a disposizione mia e del mio staff. Si ferma due volte a settimana per lavorare a livello personale. Ha il fuoco dentro, mentalmente è cresciuto tantissimo. Il gruppo gli vuole bene, non pensa solo a se stesso, ragiona da giocatore vero. Gli brucia non giocare, è normale, ma si allena sempre con grande voglia. Due punte? Difficile ora cambiare qualcosa, ma ci proviamo sempre. Adesso continuiamo su questa strada”.
Sui giocatori: “Mi hanno dato tanto. Hanno l’umiltà di sacrificarsi, anche se a volte non se la sentono. La squadra ha reagito così perchè credono fortemente in me, dobbiamo ringraziarli. Abate è un esempio, è merito suo se ha giocato così. Se c’è passione, si può sempre migliorare”.
Su Caldara: “Sta lavorando, dobbiamo finire il percorso che abbiamo cominciato. Sta lavorando con grandissima voglia, ma deve sentirsela quando è pronto a tornare con noi. Non è ancora ai livelli di Biglia, ma sta meglio”.
Su Paquetà e la news del Flamengo: “Ci ha parlato ieri Maldini. E’ una tragedia pazzesca, condoglianze al Flamengo e alle loro famiglie. Vicinanza anche ad Emiliano Sala e Manuel Bortuzzo, per il mondo dello sport è stata una settimana complicata. Manuel è un esempio per i giovani, ho sentito le sue parole ieri”.