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Commisso: “Permanenza Kean? Devo parlargli. Sui nuovi soci…”

Anthony Ferrara

Rocco Commisso, Presidente della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista nella quale ha parlato della permanenza di Kean e di nuovi soci

COMMISSO PERMANENZA KEAN – A Firenze, il thriller di mercato concernente la permanenza di Moise Kean in riva all’Arno anche in vista della prossima stagione, sta per assistere ai titoli di coda. La clausola inserita nell’accordo contrattuale tra l’ex centravanti della Juventus e la società di Rocco Commisso, ammontante a 52 milioni di euro, getta un alone di mistero sulle varie proposte per l’attaccante della Nazionale provenienti da tutta Europa, Premier League in primis. Per dirimere la questione e comprendere le reali intenzioni del vice-capocannoniere dell’attuale Serie A con diciassette reti, potrebbe essere sufficiente, ma anche decisivo, un colloquio tra il Patron del club viola e lo stesso calciatore. Intercettato dai microfoni de La Domenica Sportiva, Rocco Commisso ha affrontato l’argomento rivelando anche di aver ricevuto proposte di collaborazione per la gestione finanziaria della Fiorentina:

La permanenza di Kean? Devo parlargli e affrontare l’argomento insieme. Ritengo sia un ragazzo molto timido, introverso, ma proverò a convincerlo perché credo sia meglio restare in un posto in cui si trova a proprio agio e si esprime al meglio in campo. Considerando l’andamento delle cose, mi auguro voglia proseguire il proprio percorso a Firenze. Vediamo se riesco a convincerlo”.

“Per quanto riguarda l’ingresso di nuovi soci, ho sentito dire che stanno emergendo diverse proposte, ma ho preferirò declinarle. Ci sono io e voglio che tutto continui così; il mio progetto è ambizioso, prevede ancora la costruzione di un nuovo stadio, ma la burocrazia italiana me lo sta impedendo, per adesso. A Firenze basto io: ho un ottimo rapporto con tutta la gente della città e posso affermare di non dover essere costretto a girare con la scorta, come avviene in altre città come Milano, Roma e Napoli, per esempio”, ha concluso Commisso.