Caprile: “Nicola plus per la salvezza. Buffon, Napoli, Cagliari, il ruolo del portiere…”

Elia Caprile è stato intervistato dalla Lega Serie A. Ecco le dichiarazioni del ventitreenne portiere rossoblù:

“Il mio avvicinamento al calcio è avvenuto con il Mondiale del 2006, mi innamorai della maglietta oro di Buffon, di lui come portiere e del fatto che il portiere giocasse con una maglietta diversa rispetto agli altri, poi ci si butta nel fango, ci si sporca, cosa che un giocatore normale non fa“.

Il Napoli: “Abbiamo sempre vissuto la città fin da quando ero piccolo, arrivare è stato un po’ il coronamento di un sogno; le emozioni sono state tante, ho avuto la fortuna di realizzarlo, è durato sei mesi ma indipendentemente di come andrà il futuro saranno con me per sempre“.

Il Cagliari: “Non posso dire se era il destino, nella mia più grande tristezza ne fa parte (in riferimento alla sconfitta nella finale playoff quando giocava con il Bari) e fa parte anche di uno dei momenti migliori della mia vita perché parare il primo rigore in Serie A è qualcosa che mi porterò dentro per sempre. Magari c’era qualcosa di scritto… Nicola? Il mister mi ha dato una mano ad entrare prima nei meccanismi della squadra, sa il fatto suo e ci lega l’impresa di Empoli dell’anno scorso, averlo in una corsa per la salvezza è un plus. Dobbiamo cercare di essere compatti e difendere da squadra“.

Caprile conclude ancora sulla diversità del ruolo del portiere: “Ha una visuale privilegiata, devo cercare di dare una mano ai compagni perché vedo cose che magari non vedono; sono nello spogliatoio uno dei più piccoli e certe cose le lascio a chi ha più esperienza“.

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