Bologna, Orsolini sul futuro: “Qui sto bene, ma…”

Bologna Orsolini futuro – Dopo tante stagioni passate a Bologna Riccardo Orsolini è ormai uno dei simboli del club. L’esterno destro è stato fondamentale nelle ultime due stagioni che hanno regalato ai tifosi rossoblù tante soddisfazioni e di conseguenza ci sono state tante voci di mercato su di lui. Lo stesso Orsolini ha parlato a La Gazzetta Dello Sport del suo futuro in modo più approfondito.
Sul possibile addio – “Sono tanti anni che sto qui, vuoi o non vuoi ti affezioni alla piazza, ai tifosi, come con una fidanzata con cui stai da molti anni e se ti ci lasci ti dispiace. Confermo: sarebbe un peccato“.
Quando mi avete visto serio in conferenza è che non volevo parlare della mia situazione, volevo evitare certi argomenti: quando parlo dico sempre la verità con schiettezza, bella o brutta che sia, e così oggi le dico che non ho mai espresso la volontà di andare via, alla società e tantomeno al mio entourage. Ho detto solo che eventualmente se dovessero verificarsi offerte concrete, prima bisogna passare dalla società e poi se dirà sì allora la palla passerà a me. Non fasciamoci la testa. Telefonate ce ne sono state ma…”.
Bologna, Orsolini sul futuro: “Qui sto bene, ma…”
Possibili offerte – “Io non voglio mettere punti interrogativi, creare situazioni ambigue: ho il piacere di rimanere, non ho mal di pancia, non ci sono frizioni, sto bene qui. Di Vaio ha detto che sul mercato può accadere di tutto tranne che per me? L’ha detto un esponente del club, quindi è un attestato di stima notevole. Ma lo sappiamo: il calciomercato è folle, gli ultimi giorni sono una centrifuga. Però ripeto: Orsolini non sta a fare le guerre per andare via“.
Scelte professionali – “Queste cose sono scelte personali, come per Beukema: ci può essere ambizione a palcoscenici top, voler cambiare aria, il fascino dell’estero, la questione economica, oppure famigliare. Tanti fattori possono entrare nelle valutazioni. Quando ci si troverà davanti alla situazione, e se, si rifletterà. Faccio il professionista sì, ma sono legato indissolubilmente a Bologna“.
Rinnovo al rialzo – “Non mi piace parlare di cifre. Se c’è un tempo limite? Mi trova impreparato…”.
Affetto della gente – “Mi fa enormemente piacere l’affetto che vedo. Non solo nei tifosi del Bologna: quando vado in giro anche altrove accade, avrò la faccia da schiaffi, simpatica. La spiegazione? Forse è l’elogio della normalità: penso di essere una persona normale in un mondo che da fuori sembra poco normale. Cerco di essere me stesso sempre: ed è questo forse che piace alla gente, che ci avvicina. Non c’è segreto, non c’è finzione, sono trasparente”.
Vincenzo Italiano miglior allenatore avuto? – “Per me sicuro, visto il livello realizzativo raggiunto lo scorso anno che mi ha anche ridato la Nazionale. La prima volta che l’ho visto ho pensato subito bene di lui: mi sembrava di conoscerlo da tutta la vita, caratterialmente siamo molto simili, ci piace ridere, ci facciamo le battute, ci prendiamo in giro. Ci punzecchiamo anche: capitava pure con Sinisa, penso che la battuta sia alla base di un buon rapporto, c’è stima per l’altro; te la devi guadagnare e poi permettere”.
Bologna, Orsolini sul futuro: “Qui sto bene, ma…”
Sul gruppo – “Ho avuto la fortuna di avere tanti gruppi: come in questi due anni, perché inserisco anche l’annata con Motta, sono rari da trovare. Anche i nuovi arrivati hanno detto ‘Mio dio come state bene insieme’. Anche per i nuovi arrivati è più facile inserirsi. Secondo me un gruppo così non ti dà nemmeno modo di rovinarlo, c’è uno scudo invisibile. Spogliatoio stupendo, confermo. Il Bologna ha un bel gruppo ed è ambizioso: e lo sarà ancora”.
Toc Toc a Spalletti – “Sì, una battuta me l’ha piazzata a Coverciano… (ridendo). Il toc toc l’ho visto fare anche al Sindaco di Bologna. Ormai è iconico. Ho depositato il brevetto”.
Chiamata con Gattuso – “Piacevole, mi ha fatto molto piacere”.
Gol all’Inter – “Non so ancora dove mettere tutte le mozzarelle, i casatielli, i babà che mi hanno mandato da Napoli dopo quel gol e lo scudetto. Pazzesco. Io vorrei andare a Capri in vacanza: mi devo mettere barba e baffi? Quanto al gol, beh, il più bello è stato quello al Genoa in casa”.
Trionfo in Coppa Italia – “Ci siamo divertiti tanto, anche i giorni precedenti, c’era il giusto grado di tensione che veniva stemperata dal gruppo: è lì che l’abbiamo vinta, perché sulla carta eravamo spacciati, l’idea era che il Milan quando vuole spingere, gioca e ti asfalta. Quella sera si sono allineati i pianeti: entrati sul campo ho detto ‘C’è un’atmosfera tale che io non posso non vincere”.
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