Salta al contenuto

Allegri: “Bonucci, dispiace. Sul gioco del Napoli…”

Anthony Ferrara
Juventus Allegri

Massimiliano Allegri, tecnico della Juve, ha rilasciato un’intervista nella quale ha affrontato diverse tematiche, tra cui il caso Bonucci

Massimiliano Allegri a tutto campo. Il tecnico della Juventus, nell’ambito dell’annosa questione che l’ha sempre coinvolto in prima persona tra chi predilige il risultato finale a prescindere dal gioco espresso in campo, ha commentato il calcio manifestato dal Napoli. Intervenuto ai microfoni di Dazn, nel corso di un lungo intervento che verrà proiettato il 31 agosto, il tecnico livornese ha dichiarato:

Il Napoli gioca davvero un ottimo calcio: Osimhen è uno dei migliori in circolazione. Gli azzurri hanno programmato le cose per bene, fin dai tempi di Benitez. La vittoria dello Scudetto è frutto proprio di questo e l’hanno ampiamente meritato. Rappresenta un elemento di grande ricchezza per la città questo Tricolore: sono stati davvero bravi. Spalletti è uno dei tecnici più preparati in Italia, si nota dal modo in cui giocano le sue squadre. La Nazionale merita un allenatore del suo calibro”.

Allegri ha poi affrontato altri temi riguardanti la sua Juventus, reduce dal deludente pareggio con il Bologna dopo la partenza fulminea di Udine, con Federico Chiesa sugli scudi. Il Mister, a proposito dell’ex Fiorentina, sta tentando di plasmarlo da seconda punta al fianco di Vlahovic. “Ha le caratteristiche per giocare in quella posizione, senza dubbio. Ha un ottimo tiro e dovrà presentarsi più volte a rete perché ha le qualità per realizzare più reti”.

Massimiliano Allegri ha concluso affrontando il caso Bonucci, centrale ormai ai margini del progetto bianconero: “Dispiace per la situazione che si è venuta a creare. Leonardo ha fatto la storia della Juventus, ha più di 500 partite in bianconero ed è stato fondamentale. Ma c’è un momento in cui bisogna capire determinate cose e, la società, gliel’ha fatto presente già dallo scorso febbraio. È il momento di andare avanti per tutti, soprattutto per lui. Rimarrà nella storia, ma deve accettare determinate scelte. È normale aver paura di ritirarsi, specie per un calciatore come lui, ma arriva un momento in cui vanno prese scelte che si reputano anche complicate”.