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Verona-Como, punto gialloblù verso la salvezza e decimo posto ospite: così al Bentegodi

Alessandro Collu
Tifosi Como

Dall’inviato a Verona – Ultima gara casalinga della stagione per l‘Hellas Verona che vuole festeggiare la vicina salvezza contro un Como che arriva da ben sei vittorie consecutive e prova a coronare il suo campionato da neopromossa mantenendo il decimo posto.

Ultime gare non entusiasmanti dei gialloblù al Bentegodi ma è buona la partenza dei veneti, spesso nella metà campo offensiva: i lombardi, però, fanno vedere le loro qualità ogni qualvolta si distendono in avanti ed escono con eleganza dal pressing avversario. Al 18′, in una di queste giocate che portano poi all’attacco alla porta, salva Ghilardi sul tiro a colpo sicuro di Nico Paz. Dieci minuti dopo, ancora più efficace l’azione che porta alla rete della squadra di Fabregas, capace di portare tanti giocatori in area: palla dietro, arriva l’incursione vincente di Caqueret. Al 33′, risposta Hellas con un bel tentativo di Tchatchoua, palla alta. Gran tifo di tutto lo stadio per cercare il pari ma si resta sullo 0-1.

Se i risultati degli altri campi del primo tempo consentivano l’aritmetica salvezza, nella ripresa i vantaggi di Lecce ed Empoli vedono riaccorciarsi le distanze: a venti minuti dalla fine, il pareggio di Lazovic fa impazzire lo stadio e consente comunque un ulteriore passo verso la salvezza. Parte finale con l’inerzia per gli scaligeri, spinti a cercare i tre punti e ritmi alti: Mosquera quasi ci riesce ma Verona-Como si conclude 1-1 ed è tutto rimandato all’ultima giornata per la permanenza nella categoria mentre il Como si toglie un’ulteriore soddisfazione arrivando a 49 punti, sicuro del decimo posto in classifica.

Nel prossimo turno, ultimo di Serie A 2024/25, Empoli-Verona e Como-Inter mentre il Lecce andrà a Roma per sfidare la Lazio.

Verona: Montipò; Ghilardi, Coppola, Valentini; Tchatchoua, Serdar (86′ Kastanos), Dawidowicz (76′ Niasse) , Bradaric (86′ Frese); Bernede (60′ Lazovic); Tengstedt (60′ Mosquera), Sarr

Allenatore: Paolo Zanetti

Como: Butez; Van Der Brempt (60′ Ikonè), Goldaniga, Kempf, Moreno (80′ Valle); Perrone, Caqueret (60′ Vojvoda), Strefezza, Nico Paz (92′ , Da Cunha; Douvikas (60′ Cutrone)

Allenatore: Cesc Fabregas

Ammoniti: Perrone, Caqueret, Goldaniga, Dawidowicz

Arbitro: Abisso Rosario di Palermo

VERONA-COMO, DICHIARAZIONI POST GARA

Fabregas:Non possiamo mai mollare il nostro  stile di gioco, la squadra è giovane e l’anno prossimo sarà ancora di più. Dal decimo posto all’ottavo il salto è molto grande in Italia, vogliamo crescere, spero di avere una squadra dal primo giorno dove si può lavorare bene, dobbiamo gestire meglio le fasi di gioco. Chiedo ai ragazzi intensità, miglioramento, mentalità e dobbiamo fare le partite per vincere, siamo professionisti, difendiamo questi colori e non dobbiamo controllare gli altri, per me è una giornata storica e la città dev’essere molto orgogliosa di questi ragazzi, hanno sofferto il mio essere pesante, bravi per come si è fatta questa stagione. I soldi non sono tutti, bisogna fare le cose nella maniera giusta e nel tempo giusto, orgoglioso di quanto fatto e mi prendo questo tempo perché domani si parlerà di Inter, Napoli…”.

Lazovic:Serata bella per il gol ma non siamo ancora salvi, adesso andiamo ad Empoli, speriamo di fare nel migliore dei modi, liberi di testa dando tutto, così faremo un risultato che ci serve per la salvezza. Restare a Verona? Era già ma intenzione di finire e non restare tanto per, io voglio giocare e mi arrabbio quando non lo faccio, penso che posso dare ancora tanto“.

Zanetti:Punto importante vista anche la caratura dell’avversario, l’abbiamo ripresa, avuto più occasioni, lo spirito è stato quello giusto. Ora ci prepariamo alla grande per una finale, se siamo quelli di stasera possiamo giocarcela alla grande, dobbiamo pensare a fare la nostra migliore prestazione senza fare conti. Abbiamo dimostrato che ci crediamo, poi parla il campo e dobbiamo fare l’impossibile per salvare l’Hellas, cerchiamo una vittoria da settimane e siamo stati praticamente sempre salvi, dobbiamo scavare dentro noi stessi, la posta in palio è altissima e gli applausi del nostro pubblico sono stati importantissimi per noi, questo è il miglior ambiente dove abbia mai lavorato, il grande incitamento e la fiducia in noi, ricordando sempre chi siamo e da dove siamo partiti, le differenze di valori”.

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