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UEFA, svolta tecnologica: a Lisbona la prima conferenza sul VAR

Manos Staramopoulos
Var

Prima conferenza UEFA dedicata esclusivamente al VAR

Per la prima volta nella storia, la UEFA ha organizzato una conferenza interamente focalizzata sul VAR e sul suo sviluppo tecnologico. L’evento si è svolto a Lisbona, il 23 e 24 aprile, presso la Cidade do Futebol, sede della Federcalcio portoghese. Obiettivo: migliorare l’efficacia del sistema VAR e ottimizzare la comunicazione con il pubblico calcistico europeo.

Partecipazione di vertici UEFA e ospiti internazionali

Alla conferenza hanno preso parte figure chiave del mondo arbitrale, tra cui il presidente della Commissione Arbitrale UEFA, Roberto Rossetti, e il vicesegretario generale Giorgio Marchetti. Presenti anche il presidente della Federcalcio portoghese, Pedro Proença, il commissario tecnico della nazionale lusitana Roberto Martínez, il centrocampista André Martins, e rappresentanti di altri sport come pallavolo, basket e cricket.

Dati incoraggianti: errori arbitrali quasi azzerati

Rossetti ha condiviso alcuni dati significativi: con l’introduzione del VAR, il tasso di errori gravi è calato dal 2,51% allo 0,40%. Prima dell’utilizzo del sistema, si registrava un errore arbitrale decisivo ogni 2,4 partite; oggi accade, in media, ogni 16. “Il VAR non deve essere protagonista, ma uno strumento al servizio del calcio”, ha dichiarato l’ex fischietto italiano.

Tecnologie emergenti e intelligenza artificiale nel VAR

Tra i temi principali della conferenza, l’integrazione di nuove tecnologie e intelligenza artificiale per rendere le decisioni più rapide e precise. È stato ribadito che, nonostante l’adozione di sistemi avanzati, il fattore umano resterà determinante: saranno sempre gli arbitri a pronunciare il verdetto finale. Alcuni modelli tecnologici saranno mutuati da discipline come il basket FIBA, la pallavolo internazionale e il cricket ICC.

Verso una comunicazione più trasparente e formativa

Un focus particolare è stato dedicato all’aspetto comunicativo del VAR. La UEFA punta a una maggiore trasparenza, educazione e chiarezza. Tra le proposte discusse:

  • Creazione e diffusione di video esplicativi post-partita.

  • Campagne educative rivolte a calciatori, allenatori, media e tifosi.

  • Annunci audio dello stesso arbitro, via altoparlante, dopo l’intervento del VAR (già sperimentato con successo in Portogallo).

Armonizzazione e tempi di revisione sotto la lente

Un’altra questione emersa è la mancanza di coerenza nelle decisioni VAR tra le varie federazioni europee. Casi simili vengono spesso trattati in maniera diversa, generando confusione. Inoltre, si è discusso della necessità di ridurre i tempi delle interruzioni, per non intaccare il ritmo del gioco.

La conferenza UEFA sul VAR rappresenta un passo decisivo verso un calcio più equo, moderno e comprensibile. L’obiettivo è duplice: perfezionare la tecnologia e rafforzare il dialogo tra chi prende le decisioni e chi le subisce o le osserva.

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