Salta al contenuto

Rummenigge: “Serve un Salary Cap per salvare il calcio”

Manos Staramopoulos
calcio superlega europea

L’ex amministratore delegato del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge, ha lanciato un monito sul futuro del calcio, sottolineando la necessità di un tetto salariale per arginare l’escalation degli stipendi e garantire la sostenibilità economica dei club.

“Gli stipendi sono fuori controllo”

In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex attaccante tedesco ha espresso la sua preoccupazione per l’attuale modello finanziario:

“Se nessuno interviene, il calcio andrà a sbattere contro un muro.”

Secondo Rummenigge, il continuo aumento degli stipendi e delle commissioni richieste dagli agenti sta spingendo i club verso un baratro economico.

I giocatori in un vicolo cieco

L’ex dirigente del Bayern Monaco ha spiegato che i calciatori sono rimasti prigionieri del sistema:

“I giocatori vogliono sempre più soldi, costringendo i club a trovare nuove risorse attraverso un numero crescente di partite.”

Ma il problema, secondo Rummenigge, non riguarda solo i calciatori:

“Gli agenti oggi chiedono commissioni anche solo per avviare trattative. Questo modello non è sostenibile.”

La soluzione? Un tetto salariale

Per garantire la stabilità economica del calcio, Rummenigge propone l’introduzione di un Salary Cap, seguendo l’esempio dello sport statunitense:

“Il proprietario del Liverpool, John Henry, investe anche in sport americani, dove c’è un tetto salariale. Così può sapere in anticipo che avrà un profitto.”

L’ex CEO del Bayern Monaco ha citato il caso Bosman e le controversie legali sugli stipendi, sottolineando la necessità di evitare nuovi conflitti tra club, giocatori e agenti.

La FIFA apre al confronto

Secondo Rummenigge, il presidente della FIFA, Gianni Infantino, è disposto a discutere l’introduzione del Salary Cap:

“Infantino è aperto al dialogo. È fondamentale che FIFA, UEFA, leghe, giocatori e agenti trovino un accordo condiviso.”

L’ex dirigente ha ribadito che senza un freno, il calcio rischia il collasso finanziario.

Nuovo formato Champions League e Super League

Sui cambiamenti della Champions League, Rummenigge ha difeso il nuovo format:

“Nel 2020 ho suggerito alla UEFA di eliminare la fase a gironi. Ora, con la classifica unica, ogni partita è decisiva fino all’ultimo minuto.”

Riguardo alla Super League, ha ribadito il suo scetticismo:

“Era destinata a fallire. Quando i club inglesi e italiani si sono ritirati, sono rimaste solo le due squadre spagnole. Se vogliono, possono giocare un ‘Clásico’ ogni domenica.”

Infine, ha risposto alle critiche di Florentino Pérez, presidente del Real Madrid, sul nuovo format della Champions League:

“La nuova formula è l’opzione migliore per i club europei. Real Madrid e Barcellona volevano più soldi e il controllo della competizione.”

Il futuro del calcio tra riforme e sostenibilità

Per Rummenigge, il futuro del calcio dipenderà dalla capacità di regolamentare i costi. Con l’apertura della FIFA e della UEFA al confronto, il dibattito sul Salary Cap potrebbe presto diventare una questione centrale per il futuro dello sport.

LEGGI ANCHE:

  1. Real Madrid su Enzo Fernandez: il Chelsea può lasciarlo partire
  2. Tottenham punta Gustav Isaksen: offerta da oltre 40 milioni?
  3. Maxim De Cuyper, il Milan accelera: il Brugge fissa il prezzo
  4. Liverpool su Thuram: assalto al bomber dell’Inter
  5. Galatasaray sogna Osimhen: l’idea innovativa per l’acquisto
  6. Il Milan punta Morten Frendrup: duello con la Premier
  7. Colpo Chelsea: accordo con Quenda, arriva nel 2026
  8. Inter, occhi su Federico Gatti: il difensore nel mirino dei nerazzurri
  9. Tijjani Reijnders, obiettivo di mercato per United, City e Real
  10. Lucumí nel mirino dell’Atlético Madrid: possibile colpo per la difesa