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Roma, attenta: Paulo Dybala ancora nel mirino dell’Arabia Saudita

Anthony Ferrara
Dybala Ranieri rinnovo

L’Arabia Saudita non avrebbe ancora abbandonato l’idea di ingaggiare Paulo Dybala, trequartista della Roma da tempo già nel mirino

Foto di Stefano D’Offizi

DYBALA ARABIA SAUDITA – Un insidia proveniente da oriente, che potrebbe dividere ciò che i Friedkin hanno appena unito, vale a dire, il tandem tutto estro e fantasia composto da Paulo Dybala e Matias Soulè, argentini pronti per la nuova stagione, quella che potrebbe, comunque, essere anche l’ultima per il numero 21 nella capitale. Il contratto in scadenza al 30 giugno 2025 per Dybala non è ancora stato oggetto di discussioni in termini di rinnovo tra l’entourage del fantasista e la Roma, desiderosa di annoverare l’asso argentino anche in vista del prossimo futuro. Stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, l’ex trequartista del Palermo sarebbe ancora fortemente nel mirino dell’Arabia Saudita, con diverse società pronte a accoglierlo e ricoprirlo d’oro.

Dybala: una grande stagione per riconquistare l’Argentina

Reduce da un finale di stagione costellato dalla profonda delusione per non aver fatto parte della spedizione argentina alla Copa America negli Stati Uniti, conquistata dall’albiceleste dopo aver ottenuto anche la Coppa del Mondo in Qatar, Paulo Dybala ha intenzione di convincere nuovamente il Commissario Tecnico, Scaloni, a puntare nuovamente sul proprio talento in vista del Mondiale in programma nel 2026. Per riuscirci, il numero 21 dovrà aumentare il bottino della passata stagione e, soprattutto, ridurre al minimo i fastidi muscolari che ne minano il rendimento da anni.

Roma, attenta: Paulo Dybala ancora nel mirino dell’Arabia Saudita

In giallorosso, comunque, i presupposti per una grande stagione ci sono tutti: lo sbarco dell’amico e compagno di reparto, Matias Soulè, con il quale parla la stessa lingua anche sul rettangolo verde, aumenta il livello di entusiasmo di un trentunenne argentino pronto a conquistare titoli con la Roma e riacquisire la piena fiducia di Scaloni. Le sirene dell’Arabia Saudita, però, continuano a risuonare.