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Rabiot, il “Vagabondo” di Allegri: “Il suo arrivo determinante per…”

Anthony Ferrara
Milan Rabiot Allegri

Adrien Rabiot, centrocampista del Milan molto legato a Massimiliano Allegri, è un fattore determinante anche nello spogliatoio: la conferma

RABIOT ALLEGRI – Un “vagabondo” pronunciato come saluto affettuoso, per una collaborazione pronta a ripartire dopo quella maturata alla Juventus, nella quale il calcio italiano ha conosciuto la miglior versione di Adrien Rabiot. Ripresi dalle telecamere di Milanello nel momento in cui si sono ritrovati nel primo giorno “di scuola” del francese dall’arrivo al Milan, Massimiliano Allegri aveva chiesto immediatamente al proprio pupillo come si sentisse fisicamente in vista della sfida al Bologna, di domenica 14 settembre. Il centrocampista francese ha risposto “presente” all’appello del Mister sin dal primo minuto della sfida ai felsinei. Da quel momento, Rabiot si è impadronito della mediana rossonera non lasciando il campo nemmeno nel corso della partita contro il Lecce, in Coppa Italia. Sul rettangolo verde, anche dal punto di vista tattico, il trentenne è tutt’altro che “vagabondo”.

Allegri e il feeling con Rabiot: fattore determinante per il nuovo corso rossonero

Il mediano ricopre un ruolo fondamentale nello scacchiere di Allegri e, in questo primo scorcio dell’esperienza a Milanello, appare ancor più disciplinato dal punto di vista tattico. Se sulla qualità d’interpretazione del ruolo e sugli inserimenti in zona offensiva non si è mai discusso, l’ex Marsiglia appare uomo ovunque anche in transizione difensiva. La fisicità del 12 ha notevolmente agevolato il compito dello stesso Estupinan, sul versante mancino, con il tandem che sta funzionando alla perfezione e attribuisce alla fase di non possesso del Diavolo molte più certezze. Ma c’è un aspetto fondamentale, sottolineato da Max Allegri in conferenza stampa, che rende il francese ancor più determinante:

Rabiot ha alzato il livello di competizione all’interno del gruppo: sia dal punto di vista tecnico, che a livello di leadership. La cosa importante che ha fatto la società è stata quella di andare a prendere un calciatore internazionale, con le sue caratteristiche. E di questo sono molto contento. Ho a disposizione sei calciatori, molto bravi, con peculiarità differenti. La cosa fondamentale è che sono affidabili”, ha concluso il Mister.