Rabiot a Tuttosport: “Futuro? Parlerò con la Juve. Sul mio presunto tocco di mano…”

RABIOT TUTTOSPORT – Adrien Rabiot, quest’anno indispensabile per la Juventus e sempre più decisivo in maglia bianconera ha parlato a “Tuttosport“.
Così il centrocampista francese: “Per il momento non ci sono novità sul mio futuro, ma sicuramente parleremo presto. Tra circa due mesi la stagione sarà finita e proveremo a discutere, ma io sono tranquillo. C’è la possibilità di andare via, ma anche la possibilità di firmare un altro contratto con la Juve. Mi sento bene a Torino, faccio un bel lavoro nel club e c’è un buon rapporto coi dirigenti, i compagni e l’allenatore. Anche Allegri mi ha aiutato in due anni oltre a darmi molta fiducia. Il lavoro per me è alla base di tutto e per questo la Juventus è un’altra realtà, rispetto a tutti gli altri club. Non ho conosciuto altre società italiane, ma non penso che ce ne siano altre come la Juventus. Credo che tutto questo sia importante per stare bene e quindi fare la scelta giusta per il mio futuro“.
RABIOT TUTTOSPORT
RABIOT TUTTOSPORT – Prosegue: “Il mio presunto tocco col braccio nell’azione del gol-vittoria contro l’Inter? In Francia non si sarebbe alzato tutto questo maremoto mediatico. In Italia ho capito che è sempre così, quando c’è qualcosa che può far discutere, se ne parla tanto e per tanto tempo. Da noi invece un po’ meno, ma lo capisco perché in Italia il calcio è vissuto quasi come una religione e quindi rappresenta una parte molto importante per la vita delle persone che lo seguono e sono tifosi. Per cui posso comprendere il motivo per cui da voi si parla così a lungo di tutto ciò che avviene sul terreno di gioco“.
Poi: “Senza i 15 punti di penalizzazione è sicuro che riusciremmo a centrare la qualificazione per la competizione internazionale più importante. Ma sinceramente, per come stiamo andando in questa seconda parte della stagione, e tenendo conto della forza di questo gruppo, io dico che potremmo qualificarci anche se dovesse restare la penalizzazione. Io ci credo, per me noi adesso siamo secondi perché quello che dice il campo e la squadra ha la forza per mettere pressione a chi è davanti. Se poi dovessimo vincere l’Europa League allora la qualificazione sarebbe automatica come si sa“.
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