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Operazione Osimhen: torna in campo la Guardia di Finanza

Anthony Ferrara

Caso Osimhen: il trasferimento del nigeriano dal Lille agli azzurri è tornato nei radar della Procura di Napoli

Le preoccupazioni in casa Napoli per Victor Osimhen non riguardano solamente le condizioni fisiche del nigeriano, ancora alle prese con i fastidì muscolari che gli impediranno di prendere parte al fondamentale match di questa sera. Secondo quanto appreso dal quotidiano La Repubblica in edicola stamane, il trasferimento del numero 9 dal Lille al Napoli, datato 2020, è tornato sulle scrivanie dei Tribunali italiani.

La Procura Procura di Napoli, infatti, ha incaricato la Guardia di Finanza di ispezionare i libri contabili della Turris, squadra napoletana militante in Serie C. Il mandato in questione prevede il monitoraggio dei movimenti di mercato, in entrata e in uscita, di Claudio Manzi, uno dei giovani coinvolti come contropartita nell’affare definito tra partenopei e francesi per l’operazione che condusse Osimhen in azzurro. Avrebbe destato parecchi sospetti, ai radar della Procura, il mancato passaggio (volo per la Francia annesso) del calciatore in terra transalpina, prima del definitivo svincolo optato dal Lille qualche mese dopo e il successivo passaggio, a parametro zero, proprio alla Turris. Sarebbero ritenuti ingiustificati, dunque, i quattro milioni stabiliti per la cifra del cartellino di Manzi che avrebbero permesso al Napoli di generare una plusvalenza.

Dopo i primi interrogatori, la società partenopea venne prosciolta, esattamente come gli altri club coinvolti. La novità di giornata riapre dunque il filone dell’Inchiesta di un’operazione che, oltre ai 75 milioni sborsati dal Napoli al Lille, prevedeva anche l’inserimento di quattro contropartite: Manzi, appunto, oltre a Karnezis, Liguori e Palmieri.

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