Napoli – Liverpool: A ‘Un Calcio Alla Radio’ opinionisti raccontano una serata meravigliosa di calcio
[df-subtitle]Pistocchi: capolavoro tattico di Ancelotti. Ha giocato -con il suo Napoli- una partita del girone eliminatorio come una finale[/df-subtitle]
Alcuni opinionisti ed addetti ai lavori sono intervenuti in diretta ad “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione in onda su Radio CRC, per parlare della MAGICA NOTTE del San Paolo, dove ieri sera il Napoli di Ancelotti ha sconfitto il Liverpool di Klopp in un match valido per il secondo turno del girone C di Champions League.
Questi i loro interventi riportati da EuropaCalcio.it
Martin Petras, membro dell’entourage di Marek Hamsik: “E’ stata una partita emozionante. Con un finale spettacolare. Un’emozione vederla. Per quanto riguarda la prestazione è stata una delle migliori prestazione degli ultimi tempi. È normale che i cambi non si fanno da un momento all’altro. Ci vuole ulteriore equilibrio. Ieri a Napoli? No ieri non ero a Napoli. Impressione? Il Napoli ha fatto una grande prestazione con grande intensità.
Dopo il primo tempo mi chiedevo “quanto durerà?” e invece ha fatto una grande prestazione. Ha fatto un grande sprint nel secondo tempo. I ragazzi hanno dato una grande emozione con un finale che vale la pena giocare queste partite. Hamsik è riuscito a trovare le chiavi? Ieri non era semplice. Il Liverpool pressa a tutto campo. Ieri non solo lui, ma anche gli altri hanno dimostrato che possono giocare anche ad alti ritmi.
Tutti erano preoccupati perché prendere cinque gol questa estate e stavano facendo bene in Premier League. Hamsik leader silenzioso? Questa è una domanda difficile. Lui non è uno di quelli che vuole apparire a tutti i costi.
Lui è amato anche per questo. Sono due facce di questa domanda perché non so se riesce a fare tutte e due le cose. Hamsik è un bravo ragazzo. Io ho fatto un esempio quello dell’anno scorso quando Sarri disse che avrebbe giocato tutte le partite per sessanta minuti, e lui ha detto di sì, anche se magari forse dopo non era d’accordo. Questo vuol dire che sei un bravo ragazzo e che vuoi bene alla squadra. Questo è fondamentale. Lo rispettano tutti i ragazzi. È un leader che non appare, ma che si fa anche sentire”.
Sebino Nela, ex calciatore della Roma e commentatore Rai: “Non è la prima volta che passo serate meravigliose di calcio. Ero sicuro che il Napoli potesse vincere. Il Liverpool resta una delle squadre più forti, ma fuori casa non mi ha mai fatto impazzire. A questo bisogna aggiungere che il Napoli ha fatto la partita perfetta. A calcio non si gioca in 7, ma in 11 e ieri tutti hanno fatto molto bene la propria parte.
A livello tattico hanno difeso bene, quando hanno attaccato l’hanno fatto con equilibrio. Queste due fasi ieri il Napoli le ha interpretate bene. A questo punto ci si può rammaricare per la partita di Belgrado. Ancelotti è stato preso a posta da De Laurentiis.
Perché il presidente si è sempre battuto con Sarri perché impiegasse tutti i giocatori. E Ancelotti lo sta facendo da meraviglioso aziendalista. Devo dire che Milik ha fatto una buonissima partita. È stato anche sfortunato poi dopo la partita. I piccoli, invece, rompono le palle, sono fastidiosi (scherza ndr).
Destabilizzano tutti, quando iniziano a scattare. Vantaggio strameritato e quindi adesso il Napoli si gode questa bella classifica, ma c’è ancora da lottare. Anche se quello di ieri sera è una gran bella notizia. Questo è un grande segnale per il campionato. La scelta di Maksimovic e il fatto che se t’impegni in allenamento hai un allenatore e che valuta il tuo impegno e ti fa giocare titolare. È molto stimolante questo per un calciatore”.
Antonello Perillo, giornalista RAI: “ Io devo dire che Ancelotti sapevamo tutti che è un grande allenatore, di grande livello, anche per quanto riguarda la gestione delle risorse umane. Ieri mi è piaciuto non solo l’approccio mentale con cui il Napoli è sceso in campo. Poi c’è stata attenzione tattica. La scelta di Maksimovic a destra mi è piaciuta molto, come la scelta di Fabian Ruiz come esterno in un centrocampo a 3.
Poi ci sono stati i cambi e non era facile, ma tutto è cambiato. Mertens ha preso una traversa e Verdi ha fatto una sventagliata, un’apertura di campo decisiva per Callejon il gol del vantaggio di Insigne. Rapina a Milik? Io da cinque anni sono il capo redattore del TGR Campania. Sento il peso della responsabilità di raccontare. Non è facile raccontare eventi come questo. Un dei primi episodi che firmai fu quello della rapina di Hamsik.
I calciatori sono facili prede in tutta Italia. La gente vuole sicurezza soprattutto in caso di micro criminalità. Non dobbiamo godere di questo, ma è un flusso generalizzato. Molti accusano gli organi di informazioni dicendo “ non dovete raccontare queste cose date una brutta immagine di Napoli”. A Icardi gli hanno fatto una rapina a Milano. A Pogba gli svaligiarono casa. C’è stata un periodo in cui raccontavano le rapine ad Hamsik, a Lavezzi, a Cavani. Poi sembrava si fosse placata questa situazione. Questi sono criminali come quelli che hanno preso a catenate un tifoso del Liverpool. Non è giusto che nel giorno del suo compleanno lo accerchiano 4-5 animali per la sola colpa di tifare un’altra squadra”.
Giuseppe Crimaldi, giornalista de Il Mattino: “ è successo che Arek Milik nel dopopartita si è attardato per tornare verso casa, poco prima delle due di notte, lungo via Ripuaria che è una zona che rientra nell’area di Varcaturo. Gli è stata tagliata la strada da una moto con due persone a bordo. Quindi è stata una rapina con senso di premeditazione. La persona che era dietro ha puntato la pistola a Milik intimandogli di dargli il Rolex.
Milik non era solo certamente, ma non sappiamo con chi fosse, se con amici familiari o la moglie … Sai quando ti piantano una pistola in fronte ovviamente non è facile. Lui ha consegnato l’orologio. Ai nomi fatti da Perillo aggiungo che accadde anche Berhami, alla Riviera di Chiaia un episodio del genere. Non è, dunque, una questione di localizzazioni o geolocalizzazioni. Io ho questa sensazione che questo piano fosse stato preordinato e premeditato. Il calciatore era sotto choc e stamattina è andato a formalizzare la denunci
Giorgio Ciaschini, osservatore: “Ieri credo che tutti abbiamo visto la scelta che ha fatto Carlo dal punto di vista tattico e penso che l’avremmo condivisa tutti quanti. Il Liverpool ha giocatori molto forti nel ripartire negli spazi e molto efficaci nel contropiede. Ospina è stato bravo ad anticipare Salah in uscita. Io credo che questi cambi a partita in corso in attacco destabilizzino la difesa avversaria.
Il gol è avvenuto, prima con la traversa di Mertens e poi con il gol che ha fatto Insigne. A questo aggiungerei anche una soluzione dalla difesa a tre che a centrocampo ha creato una maggiore supremazia negli equilibri. Il Napoli ha due giocatori forti che stanno dando equilibrio al Napoli. Uno è Allan e l’altro è Mario Rui. Hamsik? Indubbiamente sta trovando il giusto equilibrio. Lui non è il classico regista centrale.
Non può essere paragonato a Pirlo e ha caratteristiche diverse. Questa scelta di Carlo di metterlo in quella zona del campo, lui sta mettendo a frutto tutte queste sue qualità, la palla lunga e anche l’inserimento. Lasciarlo relegato in una posizione ferma davanti alla difesa l’avrebbe limitato e Allan in questo senso lo sta aiutando molto”.
Maurizio Pistocchi, giornalista: “Capolavoro tattico di Ancelotti. Ha giocato una partita del girone eliminatorio come una finale. Carlo è stato bravissimo perché ha messo in campo per la prima volta una difesa a tre, che ha limitato i giocatori del Liverpool sulle fasce laterali. La bravura di Ancelotti è stata quella di rivoluzionare l’equilibrio tattico della gara fino a quel momento. Passando al 4-2-4 ha creato poi molte più palle gol e poi segnando.
Il Napoli è stato bravissimo. Dopo il pareggio con la Stella Rossa non era facile. Il Napoli adesso è in testa al girone. Attenzione però non si è ancora fatto niente. Ieri il PSG ha battuto la stella Rossa e per me è una squadra fenomenale. Hanno questi giocatori dal centrocampo in su: Mbappè, Di Maria ,Cavani ,Neymar, sono tanta roba. Bravo il Napoli a trovarsi adesso in testa al girone.Ricordiamoci sempre che il Napoli mentre ha giocato già con la Stella Rossa a Belgrado, le altre giocheranno lì più avanti. Credo anche io che si deciderà ad Anfield la qualificazione.
Quello che mi è piaciuto è stato l’equilibrio. Mario Rui e Callejon sulle fasce e in mezzo due o tre centrocampisti che si alternavano è stata davvero una grande mossa. Quando sono stati fatti i pronostici ad inizio stagione è stato tralasciato l’allenatore come era stato fatto con Sarri e, invece, l’allenatore ha un suo peso sulla squadra. Insigne ha fatto un gol importante, ma non mi può sbagliare quella palla all’undicesimo del primo tempo quando deve servire il compagno sul secondo palo. Insigne è stato l’unico calciatore italiano a mettere a segno un gol.
Gli altri sono stati tutti stranieri. Mancini non potrebbe pensare di copiare Ancelotti, mettendo Insigne vicino ad Immobile? Potrebbe farlo. L’unico dubbio che ho è se questa squadra può giocare così per 90 minuti. Ieri l’ingresso in campo di Mertens è stato bravissimo in occasione del gol. Lui si muove da punta. Ha dato una palla a Callejon con i tempi giusti. Ieri Mertens è stato fondamentale. Anche la Roma che non aveva equilibrio fino a qualche settimana fa, con l’inserimento nel ruolo di Naingolann l’ha ritrovato”.
Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo di Napoli e Atalanta: ”Ancelotti ha una dimestichezza nel manipolare queste partite di Champions impareggiabile. Tra Ancelotti e Klopp ieri ha vinto Ancelotti, ma ha vinto da quando ha cambiato modulo. Squadra non rischia di non avere identità precisa? La squadra deve saper cambiare, essere istrionica. Anche la Juventus fa questo e sa cambiare.
Per stare su più competizioni, devi saper fare questo, per utilizzare meglio gli uomini. Le uniche critiche che venivano mosse a Sarri erano quelle di essere integralista e monotematico. Gestione rosa? Sì era quello che il presidente gli aveva chiesto. Per ora il patto sta reggendo. Io credo che la situazione si valuterà meglio verso febbraio marzo. Lì si vedrà se la tenuta del turn over reggerà.
Perché dico sempre per ora di De Laurentiis? Nella vita rapportata al calcio dico sempre per ora. Nel calcio quello che si dice oggi nel calcio, dopodomani non vale più. Diceva un mio vecchio allenatore “ il calcio è sempre futuro, chi si guarda indietro è fregato”. De Laurentiis non è un “mangia-allenatori” alla Cellino. I suoi allenatori durano in media tre anni. Io però nel calcio devo dire sempre per ora perché tutto cambia.
Il Napoli si ritroverà dei giocatori accresciuti nel senso tattico? Questi sono grandi allenatori. Il mio termine di paragone è Allegri. Allegri è un ottimizzatore di risorse, che le fa crescere e le rende duttili. Si pensi a Bernardeschi che è ha fatto, addirittura, la mezzala. Non si può essere integralisti e monotematici. L’intuizione di spostare da punta centrale è stata un’intuizione importante, ma Ancelotti è quello che ha trasformato Pirlo da trequartista a regista.
Hamsik purché trovi la forma fa bene in tutti i ruoli. Allan così forte? Allan ad Udine aveva messo già in mostra queste qualità. Il Napoli aveva speso una cifra importante per lui. Ha fatto un ottimo investimento e Allan è cresciuto. Quello che impressiona è il dinamismo e il tempo di recupero palla di questo giocatore ”.