Musah non molla: “Normale questa pressione nel Milan. Però…”
Yunus Musah, centrocampista del Milan, ha rilasciato un’intervista nella quale ha parlato della pressione avvertita e delle critiche
MUSAH MILAN – Imprescindibile per Sergio Conceicao; quasi scaricato da tantissimi tifosi rossoneri sui social, così come allo stadio, laddove non gli vengono lesinate critiche per qualche giocata errata. Fischi copiosi si sono abbattuti su Yunus Musah dopo il clamoroso errore contro il Como, nell’ultimo turno di Serie A: a tu per tu contro Butez, dopo aver saltato l’estremo difensore avversario, lo statunitense ha calciato fuori, a porta quasi sguarnita, il pallone che avrebbe portato il Milan in vantaggio. Il giovane centrocampista è, al momento, tra i calciatori più criticati per un rendimento, a tratti, ondivago (l’espulsione rimediata a Zagabria, ad esempio, ha destato parecchie critiche nei confronti dell’ex mediano del Valencia). Ma il disappunto fa parte del gioco e lo stesso Musah, pur avvertendo la grande pressione di indossare una maglia pesante, è sicuro di poter convertire le critiche in applausi con il lavoro e l’abnegazione.
Musah, un calcio alle critiche attraverso il lavoro: le parole
Intervenuto ai microfoni di GOAL a poche ore dalla semifinale di Concacaf Nations League, con la nazionale a stelle e strisce impegnata contro Panama, Musah ha dichiarato: “Essere un calciatore professionista è un privilegio ed è normale che possano piovere delle critiche per qualche prestazione negativa. Lo capisco e lo comprendo. Devo solo mantenere la calma, perché in allenamento riesco a fare giocate, come gol o assist, che in partita non riesco a replicare. Sto lavorando molto sul mio temperamento e sulla gestione della pressione e cercherò di migliorare, sicuramente. Ho imparato tanto dagli errori e le critiche le subisco molto meno. Avverto di essere cambiato molto e voglio proseguire su questa strada”, ha chiosato il numero 80 del Diavolo. Al lavoro per riconquistare la fiducia di tanti sostenitori rossoneri: Musah prova a conquistare, definitivamente, i detrattori.
