Malagò: “Chi simula è peggio di chi fa buu razzisti”
[df-subtitle]Le parole di Malagò, presidente del CONI[/df-subtitle]
PAROLE MALAGO’ – In questa primissima parte di campionato sta facendo molto discutere il caso razzismo. Partendo da Lukaku in Cagliari-Inter fino ad arrivare a Pjanic in Brescia-Juventus, assistiamo spesso ad episodi che hanno a che vedere con la discriminazione razziale. In Italia non sono state ancora attuate delle contromisure a tutto questo, anche se qualcosa si sta muovendo in tal senso.
Telecamere negli stadi per scovare i comportamenti irregolari
L’ultima idea è quella di emulare i campi inglesi, nei quali sono presenti delle telecamere rivolte verso la tribuna. Queste possono aiutare a trovare e punire i colpevoli di comportamenti discriminatori nei confronti di chi è in campo. Ma, più in generale, si punterà a tenere d’occhio ogni comportamento sospetto da parte del tifoso che siede allo stadio.
Le parole di Malagò
Durante un’intervista concessa a Radio 24, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha parlato così degli ultimi casi negli stadi italiani: “Ognuna delle componenti del mondo del calcio deve fare un salto di livello. Non è una frase salomonica, ma chiunque a partire dai dirigenti, dai calciatori, come quello che fa un fallo, che platealmente fa finta di ricevere un fallo. Quella è una cosa gravissima, che esempio si dà? E’ sbagliato quello che fa buu a un giocatore di colore, ma è ancora più sbagliato che uno che guadagna 3 milioni di euro si lasci cadere in area e magari è contento di prendere il rigore, o magari che l’arbitro non va a vedere il VAR che non c’era”.
Successivamente, il numero uno del Comitato Olimpico ha precisato a margine di un evento della Federscherma: “Non dico che il comportamento di chi simula sia peggiore di chi fa cori razzisti, ma ogni attore protagonista deve fare la sua parte nel modo eticamente migliore“.