Luis Alberto: “Derby? Sono le gare di Pedro. Sarri e la dirigenza…”
In vista del derby della Capitale che andrà in scena domenica alle 12:30, Luis Alberto, protagonista delle stracittadine negli anni passati, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Messaggero. Il fantasista spagnolo ha analizzato la situazione attuale in casa Lazio, ripercorrendo anche le tappe della sua esperienza in biancoceleste, fatta da alti e bassi, soprattutto con gli allenatori e la società.
LAZIO, LUIS ALBERTO: “L’ATTESA DEI DERBY È PAZZESCA, IL TIFO LAZIALE È DIVERSO DAGLI ALTRI. SU GASPERINI…”
ATTESA DERBY – “L’attesa è pazzesca. I tifosi in quella settimana cambiano faccia, sbagliano anche a lavoro talmente sono distratti. In più so anche l’impegno che ci mette la curva per quelle meravigliose scenografie. Il tifoso laziale è diverso dagli altri: la fede per la Lazio viene prima di tutto. Su chi scommetto per il Derby? Pedrito, sono le sue gare. Ma se devo pregare per qualcuno affinché segni, allora dico Cataldi. Sarebbe davvero bello”.
I MIGLIORI DERBY – “Direi la doppietta nel 3-0 del 15 gennaio 2021, peccato solo per lo stadio vuoto causa Covid. Poi il primo con Sarri, il 3-2 in cui segnano Sergej, Pedro e Felipe. Un altro derby celebre? Quello del “Se hanno sentido enc…” (ride, ndr). Ero contento non per la vittoria in sé, ma proprio per come andò. Loro avevano parlato tanto prima e alla fine erano tutti impazziti. Rimarrà nella storia per sempre“.
GASPERINI – “Le partite con la sua Atalanta erano sempre toste. Nei derby cambia tutto, non si guarda la classifica. È come se fossero due gare secche durante l’anno. Ci sono due allenatori nuovi che hanno ancora bisogno di tempo per lavorare, per questo penso che sarà un match di attesa, quasi pauroso.”
LUIS ALBERTO: “NEL 2022 E 2023 SONO STATO VICINO AD ANDARE VIA. QUANDO SUBENTRA GENTE CHE NON CAPISCE DI CALCIO DIVENTA DIFFICILE”
ESTATE 2022 E 2023 – “Volevo andare via perché non trovavo continuità, ma quando ho comunicato il mio pensiero Sarri mi ha risposto: “Tu non vai da nessuna parte. Per come ti stai allenando la formazione sarà Luis Alberto più altri dieci”. E così fu. Nel 2023 dipendeva tutto dal rinnovo. Ogni giorno cambiavano le carte in tavola, ma il mister è sempre stato dalla mia parte.”
SARRI – “Io e il mister abbiamo un carattere simile, ma come in tutte le relazioni sane abbiamo preso la strada giusta. Il suo ritorno a Formello? Sarri deve avere determinati giocatori per fare il proprio calcio. Ha trovato una squadra costruita per un altro tecnico e senza poter fare acquisti. Però lui è un maestro e di sicuro troverà un modo per cambiare qualcosa in base al gruppo che ha, ma i giocatori dovranno mettersi a disposizione”.
LA DIRIGENZA – “La dirigenza ha sbagliato tante cose. Secondo me i tre momenti cruciali sono stati l’addio di Inzaghi, quello di Tare e infine quello di Sarri. Lì si era capito che non si sarebbe andati da nessuna parte. In più quando subentra gente che non ci capisce tanto di calcio diventa difficile e ora lo sarà ancora di più“.