Lo Scudetto del Napoli ha un nome e cognome: Aurelio De Laurentiis
Maggio 2022, conferenza stampa di presentazione del ritiro estivo della SSC Napoli. โFaremo di tutto per portare lo Scudetto a Napoliโ. Parola di Aurelio De Laurentiis. O meglio, profezia. Perchรฉ a distanza di 11 mesi, meno di un anno, il Tricolore รจ davvero tornato al di qua del Garigliano.
Un successo che solo agli occhi di chi รจ poco attento, per malafede o per scarsitร di giudizio, puรฒ sembrare figlio di un campionato definito โmediocreโ. Giร , mediocre, proprio nell’anno in cui lโItalia porta 5 squadre in semifinali europee, cosa che non avveniva dallโAvanti Cristo. Ma si sa, funziona cosรฌ: far miseri gli altri per far sรฉ men tristi, nel calcio, รจ un dogma.
Tristi sono i club che hanno indebitato finanche le loro madri, tristi sono gli allenatori che sminuiscono i successi altrui, tristi sono i calciatori che menano e restano impuniti, tristi sono i razzisti di professione, triste รจ chi deride lโavversario. Il Napoli ha reso tutti un poโ tristi perchรฉ รจ riuscito a raggiungere il massimo obiettivo seguendo un percorso legato alle regole e alla legalitร . E lo ha fatto proprio nella cittร che quotidianamente viene stereotipata proprio come il Regno dellโIllegalitร . Un vero cortocircuito per il resto dโItalia.
Il Napoli, dal 2010/2011, ha raggiunto 4 volte il secondo posto e 5 volte il terzo. Nel 2018 ha raggiunto quota 91 punti, non vincendo lo Scudetto a causa di situazioni tipiche del calcio italiano (chiedere al Parma, allโInter, alla Roma cosa vuol dire โtentareโ di vincere un campionato quando te la giochi punto a punto con la Juventus). Eโ presenza fissa in Europa, tra Champions ed Europa League, piรน di ogni altro club in Italia. No, lo Scudetto non รจ frutto neanche del caso o della fortuna.
Lo Scudetto del Napoli ha un nome e cognome: Aurelio De Laurentiis
In un panorama dove le plusvalenze hanno contaminato per anni la lealtร sportiva (lo dice la Legge e sia ben chiaro: se ha sbagliato in occasione dellโacquisto di Osimhen anche lo stesso Napoli pagherร giustamente il conto), De Laurentiis ha avuto sempre massimo rispetto delle regole: la sostenibilitร economica รจ un caposaldo della gestione societaria napoletana, anche a costo di mettersi contro la piazza durante le sessioni di calciomercato (lโultima estiva, a proposito: un capolavoro compreso solo col tempo dalla pseudo borghesia partenopea). De Laurentiis non ha mai ceduto alle richieste di procuratori ingordi o di calciatori che hanno anteposto il proprio conto in banca al senso di appartenenza tanto amato dalle piazze.
Oggi Cristiano Giuntoli รจ tra i DS piรน ambiti perchรฉ De Laurentiis ne intravide competenza quando era al Carpi. Luciano Spalletti era l’ammazza spogliatoio e agli occhi della parte tossica dell’ambiente era stato chiamato per allontanare il capopopolo Insigne, cosรฌ come – dicono – fece con Icardi all’Inter e con Totti alla Roma. Maurizio Sarri รจ riuscito ad imporsiย perchรฉ De Laurentiis gli diede fiducia a dispetto di tutti prelevandolo dallโEmpoli (beccandosi striscioni di contestazione in cittร ). Il Napoli ha offerto (e ben pagato) loro il palcoscenico sul quale esibire le loro grandissime qualitร . Quali altri presidenti dei club di prima fascia si sono mostrati disponibili a farlo mettendosi contro la piazza?
Niente, nel Napoli, รจ lasciato al caso. Il Napoli vince lo Scudetto grazie alla programmazione. Dal ritorno in Serie A nel 2007-2008, all’ombra del Vesuvio sono arrivate 3 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana, 1 Scudetto. La stampa internazionale celebra il club di De Laurentiis per la sua gestione virtuosa in grado di coniugare risultati sportivi e finanza aziendale. Se i primi due Scudetti portano la firma in calce del calciatore piรน geniale e forte di sempre, Diego Armando Maradona, il terzo porta quella di un presidente visionario e competente.
Lo Scudetto del Napoli ha un nome e cognome: Aurelio De Laurentiis.