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Inghilterra, Tuchel convoca Skelly e rilancia Rashford

Manos Staramopoulos
Tuchel Bayern Monaco

Tuchel rivoluziona l’Inghilterra: Rashford torna in nazionale

L’era Thomas Tuchel alla guida della nazionale inglese è ufficialmente iniziata. Il tecnico tedesco, chiamato a guidare i Tre Leoni nel percorso verso il Mondiale 2026, ha annunciato la sua prima lista di convocati, introducendo alcune novità significative.

Rashford ritrova la maglia della nazionale

Tra i nomi più sorprendenti spicca quello di Marcus Rashford, che dopo un periodo di appannamento al Manchester United, sembra rinato con la maglia dell’Aston Villa. L’attaccante inglese era stato escluso da Gareth Southgate per gli scorsi Europei, ma Tuchel ha deciso di dargli una nuova opportunità per le prossime sfide contro Albania e Lettonia.

Se Rashford ritrova la nazionale, non si può dire lo stesso di Jack Grealish: l’ala del Manchester City, autore di una stagione al di sotto delle aspettative, non è stata inserita nella lista dei convocati.

Tuchel chiama il giovane Skelly

Un altro nome che ha fatto scalpore è quello di Miles Lewis-Skelly. Il centrocampista diciottenne dell’Arsenal, dopo aver conquistato la fiducia di Mikel Arteta, ha impressionato anche Tuchel, che ha deciso di convocarlo per la prima volta. In questa stagione, il giovane talento ha già messo a segno un gol e fornito un assist in 24 apparizioni con i Gunners.

Qualificazioni Mondiali 2026: il cammino dell’Inghilterra

L’Inghilterra è stata inserita nel Gruppo 10 delle qualificazioni al Mondiale 2026, dove affronterà Serbia, Albania, Lettonia e Andorra. Un girone sulla carta abbordabile, ma che richiederà comunque concentrazione e continuità di rendimento.

Le convocazioni di Tuchel

Portieri: Henderson, Pickford, Ramsdale, Trafford.
Difensori: Byrne, Colwill, Guehi, James, Konsa, Livramento, Quansah, Walker.
Centrocampisti: Bellingham, Eze, Jordan Henderson, Lewis-Skelly, Jones, Palmer, Rice, Rodgers, Bowen.
Attaccanti: Foden, Gordon, Kane, Rashford, Solanke.

Con queste scelte, Tuchel manda un chiaro messaggio: il rinnovamento dell’Inghilterra è iniziato e nessuno ha il posto garantito.

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