Hamsik-Napoli-Dalian: il club cinese vuole il prestito e il giocatore non si allena

Come abbiamo spiegato ieri, un fulmine a ciel sereno nel tardo pomeriggio ha squarciato il cielo del San Paolo: il Napoli, attraverso un comunicato ufficiale, ha annunciato lo stop nelle trattative col Dalian Yifang per la cessione di Marek Hamsik. Una brusca frenata, arrivata quando ormai si pensava fosse tutto fatto: il centrocampista slovacco, che nei giorni scorsi aveva salutato la città e tutto l’ambiente azzurro, era infatti pronto a prendere il volo per Madrid, dove avrebbe svolto le visite mediche col club cinese.
A chiarire la situazione ci ha pensato oggi l’avvocato del Napoli, Mattia Grassani, a Tuttosport: “I termini, le condizioni e le garanzie non sono state rispettate, anzi modificate”. Il club del presidente Aurelio De Laurentiis è infastidito per questo cambio delle carte in tavola, così come è seccato lo stesso Hamsik. Il tempo per riparare la situazione comunque c’è, visto che la chiusura del mercato cinese è fissato al 28 febbraio.
Oltre alle diverse idee per quanto riguarda le modalità di pagamento, i due club sono in disaccordo anche sulla formula del trasferimento. Le cifre non sono in discussione (confermati i 15 milioni di euro più bonus per il Napoli e i 9 milioni di ingaggio al giocatore), ma la formula sì: il Dalian non vorrebbe più chiudere a titolo definitivo, ma prestito con diritto o al massimo obbligo di riscatto. E’ questo che ha ulteriormente irrigidito il club campano.
In questa situazione, Hamsik resta bloccato a Napoli. Ieri il capitano azzurro si è allenato regolarmente coi compagni di squadra, mentre questa mattina non si è invece presentato al centro sportivo di Castel Volturno. Una mossa inaspettata, visto che Ancelotti e i suoi collaboratori lo attendevano regolarmente in campo, che segnala la situazione di incertezza che si è venuta a creare nelle ultime ore.