ESCLUSIVA Mandragora, lo scopritore: “Futuro? È da big di Serie A”

Raffaele Campo Pubblicato il 15 Luglio 2025

ESCLUSIVA SCOPRITORE MANDRAGORA – Ancora da decifrare è il futuro di Rolando Mandragora. Il mediano di ventotto anni è in scadenza di contratto con la Fiorentina, dove gioca dall’estate 2022 e con cui in quest’ultima stagione ha collezionato 43 presenze impreziosite da 9 gol e 4 assist.

Secondo le ultime voci di mercato, il giocatore starebbe trattando il rinnovo con i viola, ma di certo al momento non ci sarebbe nulla. Tanto che il suo nome è accostato ad alcuni club, su tutti il Betis Siviglia.

Per parlare del giocatore, Europacalcio.it ha contattato in esclusiva Michele Ciccone, fino a qualche mese fa direttore sportivo del Chieti. Poco più di dieci anni fa, fu proprio lui ad intravedere le qualità di Mandragora e a portarlo al Genoa.

In quale occasione di accorse di Mandragora?

“Lavoravo nel Genoa a stretto contatto con Capozucca e Gasperini. Ogni tanto organizzavamo dei raduni per il settore givanile alla Mariano Keller, una scuola calcio di Napoli dove giocava Mandragora. Notai questo ragazzo con qualità. Tornai una seconda volta con Sbravati (ex responsabile del settore giovanile del Genoa, ndr), e anche lui rimase colpito in positivo. Da qui lo portammo al Genoa“.

Tra l’altro, tuttora memorabile è il suo esordio con la prima squadra contro la Juventus un mercoledì sera alla fine di ottobre 2014, quando fermò un certo Paul Pogba.

“Fu una serata indimenticabile e un bellissimo ricordo, ma ne conservo anche altri. Ero sicuro di questo suo percorso perché avevo intravisto un ragazzino con ampi margini di miglioramento. Il Genoa lo prese per pochissimi soldi, e fece una plusvalenza molto importante“.

E di questi anni alla Fiorentina cosa pensa?

“Anche in maglia viola si è distinto per lavoro, sacrificio e abnegazione. Quest’anno poi con Palladino ha segnato molto di più, probabilmente si è trovato bene con il suo schema di gioco“.

Ora però il suo futuro è incerto.

“Per me dovrebbe giocare in una big di Serie A, ha assolutamente dimostrato di poterci stare. Abbiamo l’esempio della Nazionale che fatica a qualificarsi alle competizioni ufficiali: questo perché da un lato non si curano i settori giovanili, dall’altro in quasi tutte le squadre che vedi, buona parte della rosa è composta in larghissima parte da giocatori stranieri. Si pesca all’estero senza vedere i settori giovanili precludendo quindi opportunità ai nostri ragazzi. Non vedo quindi perché Mandragora non possa giocare a livelli alti“.

Mi permetta una cosa però: Mandragora era stato acquistato dalla Juventus, ma in maglia bianconera non è riuscito a imporsi.

“Era giovanissimo e probabilmente in quel momento non era ancora pronto per un salto come quello. Ma il lavoro paga sempre, Mandragora non ha mai mollato e ora è uno dei migliori centrocampisti italiani“.

Quindi non approva l’ipotesi del Betis Siviglia? In queste settimane è molto accostato alla squadra andalusa.

“Sia chiaro che ognuno è libero di fare e di andare dove vuole. Se devo dire la mia, uno come Mandragora sarebbe sprecato all’estero. Non so quale sarà il suo futuro, posto che la Fiorentina è un’ottima società e Pioli un grande allenatore. Sempre in forza di quello che ho detto prima, io vedrei bene Rolando anche in squadre come Napoli, Inter e Milan“.

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