ESCLUSIVA Ghilardi, l’ex tecnico: “Un vincente nato. Sulla Roma… “
ESCLUSIVA GHILARDI EX TECNICO – Accostato anche a Betis Siviglia e Bologna, secondo le ultime indiscrezioni di mercato Daniele Ghilardi sarebbe a un passo dalla Roma, che avrebbe già una intesa di massima con il giocatore e mancherebbe poco ad arrivare all’accordo con l’Hellas Verona.
Il difensore centrale, 22 anni e tra i migliori del ruolo in quest’ultimo campionato, è quindi pronto a questo nuovo step. In questa ultima stagione, la sua prima con il Verona, ha collezionato 24 presenze.
Per parlare di Ghilardi, Europacalcio.it ha contattato in esclusiva Luca Pesi, suo allenatore ai tempi delle giovanili della Lucchese, precisamente nei Pulcini a 5 rossoneri.
Cosa ricorda del Ghilardi bambino con la maglia della Lucchese?
“A livello caratteriale e di mentalità era avanti a tutti gli altri suoi compagni di squadra: per lui il calcio non era solo un divertimento come è normale che sia all’età di 9/10 anni. Poi certo, anche tecnicamente se la cavava bene, ma il suo vero punto di forza era la mentalità, che era già quella di un vincente. Quando era in campo, battagliava e dava tutto sé stesso fino alla fine per vincere. Ha lottato sin da subito per il suo sogno“.
Un episodio legato a lui che ancora ricorda?
“Se devo dirne uno, non ricordo adesso l’anno esatto, ma vinse praticamente da solo una delle edizioni del Torneo Disney che ogni anno si disputava ad Aosta“.
Dalla Lucchese al Verona: cosa pensa di questo percorso del difensore?
“Va detto che le persone attorno a Daniele, cioè famiglia e agenti, hanno lavorato benissimo facendolo crescere con calma e step by step. Ha fatto la gavetta che doveva fare, è partito dalla Serie C e gradualmente è arrivato in A. E quello che ha ottenuto se lo è meritato, ricordo ancora che durante i due mesi di lockdown dovuti al Covid, Daniele si allenava da solo tutti tutti i giorni“.
E di questa ultima stagione di Ghilardi che idea si è fatto?
“Si è fatto trovare sempre pronto. E nelle partite si è espresso bene e il suo lo ha fatto eccome, non ricordo suoi svarioni o comunque suoi grossi errori. È rimasto sempre concentrato e determinato“.
Ora sembra molto vicino alla Roma. Come lo vede in giallorosso?
“La Roma sarebbe la ciliegina sulla torta di questo suo percorso. Inoltre Gasperini è uno dei migliori allenatori al mondo, saprebbe valorizzare alla grande le doti di Daniele“.
Roma però è una piazza per nulla facile, c’è tanta tanta pressione.
“Vero, ma in forza di quello che ho detto prima, sono certo che Daniele la saprebbe reggere: non andrebbe alla Roma a diciotto anni, e in quel caso sì che ci sarebbe stato il rischio di bruciarsi, ma dopo una gavetta e un percorso di crescita graduale“.
Per concludere, quale pensa sia stato il momento chiave della sua carriera?
“Tutta la trafila con la maglia della Nazionale giovanile. E la fascia di capitano contro la Spagna in questi ultimi Europei è stato come un premio di questo suo percorso, la fascia non è un qualcosa che danno a chiunque“.
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