ESCLUSIVA Bangal: “Il gol al Botswana? Segno del destino! Sul Mestre…”
ESCLUSIVA BANGAL MESTRE – All’inizio di questa settimana è rientrato a Mestre, squadra del Girone C di Serie D e dove gioca da da agosto 2024, quando gli arancioneri lo ingaggiarono dalla Luparense.
Stiamo parlando di Faisal Bangal, attaccante classe 1995. Nei giorni scorsi è stato impegnato nelle qualificazioni per i Mondiali con il “suo” Mozambico, e il suo nome potrebbe entrare nella storia del calcio africano. Perché nella gara contro il Botswana dello scorso 8 settembre, proprio lui ha segnato il gol del definitivo 2-0 e che per il Mozambico potrebbe valere tantissimo (QUI GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA): i Mambas sono infatti al momento secondi nel Gruppo G a 15 punti, gli stessi dell’Uganda.
Europacalcio.it ha intervistato in esclusiva il giocatore, pronto ora a far sognare anche i tifosi mestrini.
Come è andato il rientro in Italia?
“Stancante per il viaggio, ma ormai sono abituato. Quindi nulla di particolare“.
Piuttosto, il gol con il Mozambico che sensazione è stata?
“Molto bella perché non avevo mai segnato in casa. Lo vedo inoltre come un segno del destino perché due anni fa, proprio contro il Botswana, mi ruppi il crociato e passai un periodo molto difficile dal punto di vista fisico. Inoltre ho fatto gol in un momento della partita in cui stavamo soffrendo, quindi è stato importante soprattutto per quello“.
Siete in piena corsa per andare ai Mondiali. Che sensazioni state provando?
“Ti dico la verità: viviamo questa cosa in maniera molto serena, anche perché non era mai capitato al Mozambico di giocarsi l’accesso a un Mondiale. Stiamo già facendo qualcosa di incredibile. Ci sono ancora due partite e cercheremo di giocarcela al massimo, non dovremo avere rimpianti“.
Venendo ora al Mestre, come è stato questo avvio stagionale?
“Sono riuscito a fare intanto un ritiro completo, cosa che purtroppo non succedeva da diverso tempo. Sono quindi molto carico. La società poi è ambiziosa e bene organizzata, non ci mancare niente. Spero di aiutare la squadra“.
Perticone invece che allenatore è?
“Anche lui è ambizioso, lavora tanto e al contempo pretende tanto da noi. È un vero professionista, si vede che da calciatore ha giocato in piazze molto importanti“.
Si può dire che il Mestre punta alla Serie C?
“Vogliamo migliorare il quinto posto dell’anno scorso, ma non siamo i favoriti perché ci sono squadre che hanno speso più di noi. A ogni modo, ribadisco puntiamo a fare una grande stagione“.
Mentre come si sta a Mestre città?
“Sono uno che esce pochissimo e spesso, o dopo le partite o alcuni allenamenti, torno subito a Bergamo dalla mia famiglia. Sì, sono stato qualche volta in centro e mi è piaciuto, ma nulla di più. Non la vivo la città ecco“.
Lei è in Italia ormai da tanti anni. Quale è stato il momento più bello? Sia professionalmente che umanamente dico.
“Di momenti ne ho vissuti tanti, sia belli che brutti. Faccio quindi fatica a trovarne uno in particolare. Spero che quello migliore debba ancora arrivare“.
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