ESCLUSIVA – Agliardi: “Padova tosto e gagliardo, e quel 3-0 a Trieste…”

AGLIARDI PADOVA – Dopodomani sera – alle ore 20,45 – allo stadio Euganeo andrà in scena il big match di questo 6^ turno del Girone B di Serie C tra Padova e Cesena.
La squadra di Sullo è reduce dal successo a Pesaro per 2-0 grazie ai gol di Ronaldo e Bunino, mentre i romagnoli, a quota 7 punti, hanno pareggiato 1-1 contro il Piacenza.
AGLIARDI PADOVA – Per questa importante occasione, “Europa Calcio” ha intervistato in esclusiva Federico Agliardi, da gennaio 2014 ad oggi estremo difensore del Cesena, con cui ha collezionato più di 90 presenze. La sfida di mercoledì sera sarà per lui particolare, in quanto nel biennio 2009-2011 ha difeso la porta biancoscudata.
[df-subtitle]Come sta andando questa sua sesta annata al Cesena?[/df-subtitle]
“C’è da dire che dopo un solo anno di purgatorio, anzi direi di inferno, tra i dilettanti il ritorno tra i professionisti è stato veloce. L’anno scorso è stato fatto un ottimo lavoro, e ora la squadra è stata rivoluzionata. Sono molto contento di essere rimasto e di poter continuare la mia storia calcistica e questo legame con il Cesena e con la città. Al di là di questo, è cominciato un nuovo percorso che deve portarci a consolidare la categoria e a crescere, e a fare delle cose per regalare delle soddisfazioni ai tifosi e a noi stessi. La società è nuova e quindi bisogna avere pazienza. Il mister sta mettendo tutto sé stesso per farci conoscere il suo calcio che noi stiamo assorbendo. Stiamo facendo bene“.
[df-subtitle]Lei un anno fa è tornato in bianconero da svincolato. Cosa le lega in particolare a questa piazza?[/df-subtitle]
“Come ho detto più volte, Cesena è una città che mi ha dato tanto e che mi fa vivere emozioni. Giocare in quello stadio rappresenta per me qualcosa di speciale, è come se mi sentissi a casa. Indipendentemente dalle categorie, giocare sempre davanti a più di 10mila persone fa la differenza“.
[df-subtitle]Mi diceva prima che la rosa è stata rivoluzionata. C’è qualcosa che l’ha colpita di questo nuovo organico?[/df-subtitle]
“Ci vuole sempre tempo per amalgamare un nuovo gruppo, ci sono tanti ragazzi giovani. Noi sappiamo benissimo che Cesena è una piazza esigente, ma noi dobbiamo solo pensare a dare il massimo, i risultati verranno di conseguenza. I ragazzi sono molto validi e concentrati“.
[df-subtitle]La gara di mercoledì sarà per lei speciale. Cosa conserva di quel biennio al Padova?[/df-subtitle]
“Sono state due stagioni l’una completamente diversa dall’altra: il primo anno la piazza padovana aveva la sete di ritorvarsi in certi palcoscenici. Mi ricordo ancora il presidente Cestaro, personaggio molto simpatico e con sempre la battuta pronta. Era in ogni caso una società che aveva voglia di calcio, noi partimmo comunque bene però ci salvammo solo nella gara di ritorno dei play-out contro la Triestina. Le difficoltà di passare da una categoria all’altra si sentirono. L’annata successiva invece perdemmo la finale play-off contro il Novara, e quello è un dispiacere che mi porto ancora dentro. Per una città come Padova, dove il calcio è molto sentito, perdere una gara come quella è stato un vero peccato. Avevamo inoltre fatto una cavalcata incredibile da marzo in poi. I miei ricordi sono comunque molto positivi“.
[df-subtitle]Che accoglienza si aspetta da parte dell’Euganeo dopodomani?[/df-subtitle]
“Non saprei, però so di aver dato tutto me stesso in quei due anni e credo la gente lo abbia capito. Porterò sempre con me la vittoria ai play-out contro la Triestina, è stata una delle partite che ho vissuto con maggiore coinvolgimento. Io ho cercato di fare il professionista e credo di esserci riuscito, ho sempre dato il massimo“.
[df-subtitle]Quanto al Padova attuale, come valuta la squadra di Sullo?[/df-subtitle]
“Il Padova è costruito per vincere, è tosto e gagliardo e inoltre ha i giocatori che conoscono la categoria e altri che sono stati a lungo in Serie B. Per noi sarà una partita difficile. Dobbiamo semplicemente fare la nostra gara e andare avanti su quello che è il nostro credo calcistico. Chiaro che poi il Padova va preso con le pinze e rispettato, fermo restando che sarà il campo a parlare. Mi sento comunque di dire che i bianscoscudati sono una delle corazzate del campionato“.
FONTE IMMAGINE: “www.ilrestodelcarlino.it”
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