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Clamoroso Izzo: “simulai un infortunio per evitare una combine”

Redazione

Clamoroso Izzo – Armando Izzo, difensore del Torino, è stato ascoltato ieri nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, dal sostituto procuratore antimafia Maurizio De Marco.

Il giocatore, originario di Scampia, ha parlato nell’ ambito del processo su scommesse calcistiche e Camorra, nel quale è indagato. Izzo, dinanzi alla corte, ha rivelato qualcosa che ha del clamoroso: “Ho simulato un infortunio per non essere coinvolto in una combine”.

E poi ha aggiunto:  “Ero ancora un ragazzino quando promisi a mio padre che gli avrei portato la maglia del Napoli sulla tomba. Perché era questo il mio sogno, il nostro sogno, quello di arrivare a giocare per la Serie A”.

Tutto ebbe inizio in occasione della sfida tra Modena e Avellino quando lui, che vestiva la maglia del club Irpino, decise di non scendere in campo. Nella giornata di ieri ha finalmente fatto chiarezza su quella particolare situazione:

“Ero a Secondigliano, a casa della mamma, ricevo una chiamata di Luca Pini, un collega calciatore che faceva anche il gioielliere; che doveva consegnarmi delle collane per moglie e figli. Con lui c’era Salvatore Russo, detto Geremia. Mi portano in un ristorante dove trovo Millesi con i fratelli Accurso.  (Gli Accurso a cui fa riferimento Izzo sono elementi di spicco della Camorra di Secondigliano e inoltre suoi parenti).

Clamoroso Izzo, le sue dichiarazioni

Izzo ha poi continuato:Loro mi dissero di accordami ma a me quel raduno mi puzzava, vidi un’aria strana al punto tale che dopo una trentina di minuti presi un taxi e andai via; Intuii che si trattava di qualcosa di strano”. 

Ma questo non è stato l’ unico approccio tentato dalla criminalità organizzata nei suoi confronti; poichè il difensore ha poi ricordato un’ altra situazione analoga, risalente a quando vestiva la maglia della Triestina: “Vennero da me mi dissero che volevano truccare le partite, io dissi solo che volevo fare carriera, negando il mio contributo: fu allora che pensai alla promessa fatta a mio padre e alla mia infanzia nel lotto g“. A riportarlo è “Il Corriere Dello Sport“.