Capello su Sarri: “Lo scetticismo si batte a suon di vittorie”

Capello su Sarri – La Gazzetta dello Sport pubblica oggi un’intervista all’ex allenatore di Milan, Roma e Juventus, Fabio Capello. Anche lui arrivò dopo aver battuto un certo scetticismo come proprio come Maurizio Sarri.
Questo un estratto dall’intervista:
“È difficile arrivare in bianconero con le stimmate del nemico? Sarri, in fondo, ha spesso avuto stilettate per quelli «con le maglie a strisce». «Io ebbi qualche problema, ma non tanto perché avevo allenato il Milan e la Roma, quanto perché avevo detto che non sarei mai andato alla Juve. Ci furono delle contestazioni, striscioni contro di me, ma sempre dai gruppetti degli ultrà. I soliti».
Lei non è mai stato tenero con loro a nessuna latitudine. «Sono uno dei mali del calcio italiano. Pensi alle contestazioni vergognose ad un grande allenatore come Ancelotti. So che anche Conte è stato criticato per il passaggio all’Inter, ma chi dice cose del genere andrebbe ignorato. Gli allenatori sono professionisti. Se poi invece fare il tifo diventa un business, è ovvio che ci sia un problema. Comunque, poi quando cominciammo a vincere, le cose andarono a posto, anche perché io rispetto a Sarri avevo una corsia privilegiata: ero stato in bianconero da calciatore e quindi conoscevo la loro mentalità».
Spieghiamola anche a Sarri. «Facile: se vinci, hai fatto solo il tuo. Non deve pensare ai tifosi né fare nulla per ingraziarseli. basterà fare bene. Adesso, dopo il filotto degli scudetti, con lui vogliono fare qualcosa di più. Spendendo tanto per vincere la Champions, hanno alzato l’asticella, senza contare che due volte in finale sono arrivati».
Questione tuta: Sarri ha il giusto stile Juve? «Sono stupidaggini. magari la tuta è una scaramanzia.Ce l’avevo anche io.Uscivo dallo spogliatoio sempre dietro un calciatore che aveva un certo numero di maglia, ma non mi chieda quale perché non glielo dico»
È una rosa adatta a Sarri? «I bravi allenatori sanno mettere al posto giusto i giocatori che hanno a disposizione. Mi dia retta, la Premier League è il top del top; solo Barcellona e Real Madrid possono essere al loro livello. Per questo Maurizio è andato a Londra da insegnante delle superiori e torna in Italia da professore universitario. Il suo Chelsea non giocava il 4-4-3 del Napoli, si è saputo adattare a situazioni nuove. Hazard, ad esempio, faceva cose diverse». 3Lei come vedrebbe una coppia Cristiano Ronaldo-Icardi? «Alt. Non parlo di mercato. Dico solo che la Juve ha in rosa Higuain. Si ricorda quando Sarri a Londra diceva: “Ci serve un uomo che chiuda la manovra”? Non aggiungo altro».
Pensa che Dybala possa essere rivitalizzato? E come vedrebbe Chiesa negli schemi? «Non parlo di singoli. Dybala è un grande calciatore, così come Emre Can e Bentancur che mi piacciono molto. E Ramsey: proprio un bell’acquisto».
Su quale reparto dovrebbe investire di più la Juve? «Servirebbe un grande centrale difensivo, che in prospettiva possa essere l’erede di Chiellini. Il più adatto sarebbe Manolas, ma non entro nelle loro strategie. In ogni caso bisogna saper fare il vino con l’uva a disposizione, e con i giocatori della Juve viene fuori champagne. “