Atalanta, Gasperini prepara un addio non troppo a distanza

Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, non ha escluso un addio alla Dea da qui a breve: le parole rilasciate dall’allenatore
Gian Piero Gasperini è sicuramente il precursore principale di un progetto ambizioso, basato sull’esaltazione della gioventù e della sostenibilità economica. Nel corso degli anni, la Dea si è tolta diverse soddisfazioni entro i confini nazionali ed europei risultando una mina vagante a qualsiasi latitudine. In questo primissimo scorcio di stagione, i nerazzurri viaggiano a ritmo europeo nonostante la sconfitta subita a Roma, con la Lazio, mentre hanno compiuto un percorso netto in Europa League, con due vittorie in altrettante partite.
Un progetto, quello di Gasperini e l’Atalanta, nato otto stagioni fa, ma che potrebbe volgere al termine. Tutto, prima o poi, ha una fine, compreso l’avvincente programma intrapreso dal tecnico sulla panchina della Dea. La conferma, arriva dal diretto interessato che, incalzato da La Gazzetta dello Sport, ha dichiarato: “Non so se riuscirò a portare avanti un nuovo ciclo. Vedremo più avanti come andrà. Potrei valutare qualche proposta araba. È un progetto stimolante, nel quale sembra prevalga l’aspetto economico, ma non è così. Ho ricevuto delle offerte ma non mi sentivo ancora pronto: di certo, so che non si tratta di un fuoco di paglia e che sia ben supportato da giovani menti eccelse, con ambizioni enormi. Se avessi la percezione di poter apportare qualcosa di nuovo, la valuterei attentamente”.
L’apporto dell’ex tecnico del Genoa a Bergamo è stato riconosciuto da tutti i calciatori che ne hanno fatto parte, escluso qualche eccezione. Tra queste, rientra Maehle, terzino danese ceduto in estate e che ha recentemente criticato l’operato di Gasperini definendolo quasi “dittatoriale”. La replica del tecnico non si è fatta certo attendere: “Sono amareggiato, perché un progetto giovane, fresco e ambizioso come il nostro non può esser screditato da chi è stato ceduto per scelta tecnica. Non ha insultato solamente il mio lavoro, ma ha mancato di rispetto a tutto l’ambiente bergamasco”.