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Reijnders e un giro di campo molto sospetto: Man City a un passo

Anthony Ferrara
Tijjani Reijnders

Tijjani Reijnders, centrocampista olandese del Milan, ha compiuto un giro di campo che sa di congedo a San Siro: Man City pronto a chiudere

Foto di Stefano D’Offizi

GIRO DI CAMPO REIJNDERS – Il giro del campo in cinque minuti per salutare una stagione eccellente – almeno, dal punto di vista personale – e, con ogni probabilità, anche una platea di San Siro alquanto basito da ciò che stava accadendo. Con il proprio piccolo in braccio, Tijjani Reijnders sembra essersi congedato dal Milan appena due anni e un rinnovo fino al 2030 dopo, con il Manchester City di Pep Guardiola che l’ha individuato quale naturale successore al trono in mediana di Kevin De Bruyne, diretto a Napoli. L’abbraccio con ogni componente del gruppo squadra è stato seguito da un lungo applauso nei confronti di un calciatore artefice di una stagione di lampi di classe e genio in un mare di mediocrità e buio tecnico.

Cessione Reijnders, le parole di Furlani sembrano rincarare la dose

Per come siamo gestiti, non abbiamo nessuna necessità di fare cassa con i migliori calciatori per cedere”, l’annuncio di Giorgio Furlani ai microfoni di DAZN, a primo impatto, saprebbe più di scarico di responsabilità sulle volontà dello stesso Reijnders di raggiungere la sponda Blue di Manchester, che effettiva intenzione di Via Aldo Rossi di ripianare il rosso di bilancio subordinato alla mancata qualificazione alle Coppe.

Sensazioni, dati di fatto e mosse sospette proprio nella “settimana degli annunci” che attende il Milan, tra l’ufficialità di Tare e la presenza al tavolo delle trattative per la cessione del mediano premiato, ieri sera, quale miglior centrocampista dell’intera Serie A. Nell’estate delle rivoluzioni che attende i rossoneri, il sacrificato sull’altare del bilancio potrebbe risultare proprio un tulipano olandese definitivamente sbocciato nella consacrazione a livelli europei. Tijjani Reijnders compie un giro di campo molto sospetto e sembra in procinto di sciogliere il patto col Diavolo appena un mese dopo averlo rinnovato, certificato, con tanto di figlioletto al seguito. Lo stesso che portava in spalla in un saluto che odora di congedo ai colori rossoneri.