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Mimis Domazos, il “Generale”: icona eterna del calcio greco

Manos Staramopoulos
Mimis Domazos

Nella mia carriera giornalistica, ho avuto l’onore di incontrare leggende come Beckenbauer, Cruyff, Pelé, Maradona e Platini. Tuttavia, tra i “mostri sacri” del calcio greco, spicca uno su tutti: Mimis Domazos, il “Generale”. Nato ad Atene il 22 gennaio 1942, durante l’occupazione, ha rappresentato un simbolo di determinazione, talento e leadership.

L’inizio di una carriera straordinaria

Cresciuto in un contesto difficile, Domazos ha iniziato a giocare a calcio nei quartieri vicini allo stadio del Panathinaikos. A soli 13 anni si unì all’Amena Ampelokipi, dichiarando una falsa età per competere. Nel 1958, il suo talento attirò l’attenzione del Panathinaikos, dove fece il suo debutto non ufficiale il 26 dicembre in un’amichevole contro l’AEK.

Una leggenda con il “trifoglio” sul petto

A soli 17 anni, Mimis Domazos si trasferì ufficialmente al Panathinaikos, ricevendo come “ricompensa” una semplice aranciata. Da allora, con il trifoglio sul petto, giocò 502 partite e segnò 134 gol, diventando il giocatore con più presenze nella storia del club. Giocava come centrocampista, indossando la maglia numero 10, orchestrando il gioco e creando occasioni offensive.

Storica fu la sua collaborazione con Antonis Antoniadis, centravanti internazionale, con cui formò un duo che portò il Panathinaikos alla finale di Coppa dei Campioni del 1971 a Wembley contro l’Ajax di Johan Cruyff.

Il “Generale” e i suoi successi

Soprannominato il “Generale” per la sua capacità di guidare la squadra, Domazos vinse 13 titoli con il Panathinaikos, ricoprendo il ruolo di capitano per 15 anni. Indossò anche la maglia dell’AEK tra il 1978 e il 1980, conquistando un altro campionato, prima di tornare al Panathinaikos per concludere la carriera.

Un simbolo per la Grecia e la nazionale

Domazos collezionò 50 presenze con la nazionale greca, segnando 4 gol. Fu capitano per diversi anni, dimostrando la sua leadership anche a livello internazionale. L’11 novembre 1980, nella sua ultima partita con la Grecia contro l’Australia, segnò all’età di 38 anni e 294 giorni, diventando uno dei marcatori più anziani nella storia del calcio europeo.

L’eredità del “Generale”

Il 24 gennaio 2025, all’età di 83 anni, Mimis Domazos è venuto a mancare, lasciando un vuoto enorme nel calcio greco. Ricoverato in terapia intensiva all’ospedale “Croce Rossa”, il leggendario giocatore è stato salutato con affetto da tutta la comunità calcistica.

Le parole di addio

Il Primo Ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, lo ha ricordato così:
“Domazos non era solo un calciatore straordinario, ma un simbolo di intelligenza, competitività ed etica. Un esempio per le generazioni future.”

Anche il segretario generale della UEFA, Thodoros Theodoridis, ha sottolineato:
“Mimis Domazos è stato un’icona del calcio greco, capace di ispirare tutti noi con il suo straordinario talento e la sua leadership.”

Una leggenda eterna

Mimis Domazos non è stato solo un calciatore, ma un simbolo di ciò che il calcio può rappresentare: passione, dedizione e amore per il gioco. Il “Generale” vivrà per sempre nella memoria degli appassionati e nella storia del calcio greco e mondiale.

 

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