Mercato Napoli, Arthur possibile alternativa a Gilmour: la formula

Mercato Napoli: Arthur Melo, centrocampista della Juventus fuori dal progetto Motta, sarebbe l’alternativa a GIlmour del Brighton: la formula
Foto di Stefano D’Offizi
ARTHUR NAPOLI FORMULA – Sembrava a un passo dallo svestire la maglia azzurra del Brighton per indossare quella del Napoli, con il via libera del calciatore al trasferimento ben noto da settimane. Sembrava, appunto, perchè la trattativa tra i partenopei e il club inglese per Billy Gilmour, centrocampista individuato quale alternativa a Lobotka per la mediana a disposizione di Antonio Conte, sembra praticamente sfumata. Secondo quanto confermato dai media inglesi, il club britannico avrebbe mandato fuori pista il Napoli proprio sul traguardo finale della trattativa per ragioni riconducibili all’infortunio rimediato da Matt O’Riley nel match di Coppa di Lega. All’esordio assoluto nella competizione con la maglia del Brighton, infatti, il centrocampista, ricercato con insistenza dall’Atalanta nel corso dell’estate, dovrà essere sottoposto a operazione chirurgica alla caviglia in seguito a un duro tackle ricevuto all’ottavo minuto del match.
Il problema si è rivelato un effetto boomerang anche per la stessa società azzurra, pronta a definire la trattativa per Gilmour al pari di McTominay, altro mediano scozzese per il quale si attende solamente l’ufficialità. Secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, la società partenopea potrebbe ripiegare su Arthur Melo, centrocampista della Juventus reduce dal prestito alla Fiorentina e completamente estromesso dal progetto targato Thiago Motta. L’operazione potrebbe essere condotta mediante la formula del prestito con diritto di riscatto considerando la scadenza contrattuale fissata dal patto tra il brasiliano e la Vecchia Signora, scadente al 30 giugno 2026.
Il Napoli, dunque, starebbe effettuando un sondaggio per comprendere la fattibilità dell’operazione ben consapevole di dover attendere uno sconto dal calciatore rispetto ai 6 milioni netti annui percepiti a Torino. Una cifra che il board del Napoli non avrebbe intenzione di raggiungere, ma i margini per il buon esito dell’affare ci sarebbero tutti.