La dura vita in carcere di Robinho: “Nessun favoritismo. Smentisco”
Robson De Souza, in arte Robinho, ex calciatore brasiliano, ha rilasciato un’intervista dal carcere su presento favoritismo: le sue parole
ROBINHO CARCERE FAVORITISMO – “Non ho ricevuto alcun tipo di trattamento preferenziale, o favoritismo. Conduco la stessa, identica, vita degli detenuti: gioco a calcio nelle ore libere, o attendo la visita di mia moglie la domenica. Per il resto del tempo, lavoro e nient’altro. Non sono mai stato un leader e non assumo psicofarmaci, grazie a Dio”. Robson De Souza, in arte Robinho, ex calciatore brasiliano del Milan e del Manchester City, tra le altre, ha rilasciato un’intervista nel corso della quale ha parlato delle proprie attivtà in carcere rispondendo alle fake news che circolano sul suo modo di condurre la vita da detenuto.
Le parole giungono direttamente dal penitenziario di Tremembé, un carcere situato nell’entroterra brasiliano della città di San Paolo, laddove l’ex numero 7 è detenuto per aver partecipato, secondo i diversi gradi di giudizio, a uno stupro di gruppo nel 2013. A quel tempo, Robinho giocava nel Milan, squadra con la quale ha conquistato lo Scudetto proprio con Massimiliano Allegri alla guida della squadra rossonera.
Sette mesi dopo, l’ex stella carioca ha confessato, in un video diffuso dal Consiglio della comunità di Tabautè, quelle che sono e saranno le sue abitudini per i prossimi nove anni, in base alla pena comminata dalla Giustizia brasiliana: “La mia dieta, i miei orari del sonno, sono esattamente quelli di tutti gli altri detenuti. Circolano tantissime bugie sul mio modo di condurre la vita qui in carcere, ma ci tengo a smentirle categoricamente. Sono un detenuto come tutti gli altri e l’obiettivo, qui, è rieducare chi ha commesso errori“, ha concluso Robinho.
Oltre all’articolo: “La dura vita in carcere di Robinho: “Nessun favoritismo. Smentisco”, leggi anche: