Italia, Casadei: “Cresciuto in Inghilterra ma qui ritrovata fiducia e continuità”. Ruggeri: “Grazie Spalletti, aspettavo da tempo”
Inizia la settimana che vedrà l’Italia impegnata nei quarti di Nations League con la doppia sfida contro la Germania, andata a Milano giovedì sera: il centrocampista ventiduenne Cesare Casadei e il difensore quasi ventitreenne Matteo Ruggeri hanno parlato oggi nella prima conferenza azzurra. Così i due giovani convocati dal ct Luciano Spalletti:
“E’ successo tutto molto in fretta, cerco di restare concentrato sul presente, lavorare giorno per giorno; è sempre un piacere ricevere complimenti dal ct della Nazionale, un motivo di orgoglio essere convocato per la prima volta, uno stimolo per continuare a lavorare. L’esperienza all’estero? Mi ha dato tanto, non è uguale per tutti, posso dire che dopo due anni in Inghilterra ne sono uscito come persona e calciatore diverso, ringrazio le persone che mi hanno aiutato e sono molto orgoglioso del percorso. Il calcio inglese è diverso, è intenso ma anche la Serie A è intensa e competitiva. Torino? Il mio inserimento nel gruppo è grazie alla fiducia che sento, è quello che cercavo, ringrazio mister e staff. Ricci? Samu è un punto di riferimento è un esempio. Mister Vanoli? Ti trasmette grande passione, mette l’anima in quello che fa, questi primi mesi in Italia mi stanno dando tanto, mi mancava la continuità e sono venuto qua per ritrovare la fiducia e la voglia di divertirsi e andare al campo” (Casadei)
“Cerco sempre di lavorare duro e migliorare in ogni allenamento, in ogni partita per poi migliorare me stesso e sono molto contento, devo ringraziare il ct Spalletti per aver realizzato questo mio sogno, un onore essere qui e sono veramente felice e avere questo privilegio. Atalanta-Inter di ieri? Eravamo consapevoli di affrontare la squadra più forte del campionato, abbiamo giocato per buona parte alla pari ma l’Inter è stata determinata negli episodi. Per la convocazione sono molto orgoglioso, la aspettavo da tempo. Gasperini mi ha fatto crescere molto, ti spinge a non accontentarti e andare oltre l’ostacolo, ancora non lo conosco bene ma sono molto simili come pensiero di gioco, , cercherò di mettermi in mostra e dare il massimo” (Ruggeri)
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